«Meglio se Sandokan si consegnava a Dio» di Fulvio Milone

«Meglio se Sandokan si consegnava a Dio» L'allarme dei magistrati: «I sequestri dei beni non hanno intaccato la forza della sua famiglia» «Meglio se Sandokan si consegnava a Dio» // parroco del boss: «Il suo arresto mi rattrista» CASERTA DAL NOSTRO INVIATO Non canta vittoria, don Carlo Aversano, parroco di Casal di Principe. Il giorno dopo la cattura di Francesco Schiavone, il Sandokan della camorra casertana, si dichiara un uomo di Chiesa sconfitto. «Non sono affatto contento dell'arresto, come sacerdote non posso gioire del male sofferto da una persona, anche se questa persona di male ne ha arrecato tanto agli altri», dice. «Avrei preferito che Schiavone fosse venuto da me per sottomettersi a Dio, piuttosto che vederlo in carcere», aggiunge, senza considerare l'esistenza di una legge degli uomini. «Credo che l'uomo vada salvato in altro modo, non con un arresto, anche se mi rendo conto che la giustizia umana ha le sue regole - spiega il parroco -, Questo arresto è una sconfitta soprattutto per me, per la mia chiesa». Perché? «Alcuni dei ragazzi di Schiavone sono stati miei alunni nella scuola media in cui insegno - dice don Carlo -. Alcuni sono venuti con me nei campi estivi, e ogni tanto li vedo arrivare in chiesa. Ma Francesco e la moglie non hanno mai messo piede qui». Il parroco racconta di aver cercato innumerevoli volte di inviare un messaggio di fede al latitante più pericolose della camorra. «Non sono riuscito a fare avvicinare quest'uomo alla Chiesa. Ho parlato con i suoi ragazzi, ho insistito con loro sperando che i miei messaggi arrivassero al padre, ma ho sbagliato. Per questo motivo mi ritengo uno sconfitto». Don Carlo è convinto che, oltre alla Chiesa, anche le istitu¬ zioni dovrebbero dichiarare il loro fallimento a Casal di Principe. «Qui non c'è più lo Stato commenta -, ci sono solo le divise dei poliziotti e dei carabinieri: la loro presenza, anche se necessaria, non può essere sufficiente da sola per determinare la rinascita di Casal di Principe. In questo paese non ci so¬ no solo i camorristi: cè gente onesta che vuole soltanto lavorare e cui lo Stato dovrebbe dare una mano». Ma lo Stato, qui, è anche rappresentato da un uomo che per cinque anni ha fatto della cattura di Schiavone una questione d'onore, oltre che di giustizia. E ora Federico Cafiero de Raho, 45 anni, da sei magistrato di punta della Direzione distrettuale antimafia, si sente come alleggerito di un peso difficile da sopportare. Due giorni dopo l'arresto di Sandokan, il capo dei Casalesi, la primula rossa della camorra che dal Casertano aveva esteso il suo potere in buona parte della Campania e nel Basso Lazio, pensa a quando l'inafferrabile padrino era considerato poco più che un boss di paese. Poi le inchieste, quasi tutte condotte da lui, hanno permesso di delineare nel corso degli anni il vero profilo di un camorrista doc, uno di quelli che gli affari ormai li faceva con i colletti bianchi, che ha guadagnato miliardi con gli appalti e con altre attività ap¬ parentemente pulite. Per il sindaco di Napoli, An tonio Bassolino, Sandokan è il Riina della Campania, e Cafiero condivide il giudizio: «Mai defi nizione è stata così calzante per un personaggio che è stato capace di creare un impero mili tarmente ed economicamente fortissimo. Ormai Francesco Schiavone non aveva nemmeno più bisogno di continuare a svolgere un'attività criminale: soldi li aveva investiti in atti vita lecite che fruttano miliardi. Sa che cosa mi sconvolge più d'ogni altra cosa? Il fatto che tutti i sequestri dei beni con cui abbiamo colpito la sua organizzazione non sembrano avere intaccato minimamente la forza economica della famiglia: come se per dieci miliardi venuti meno nelle casse dell'orga nizzazione ne fossero spuntati altri cento». E se anche Sandokan, come altri boss arrestati, decidesse di pentirsi? «Sarebbe l'unica mossa intelligente che potrebbe fare». Fulvio Milone Francesco Schiavone, il Sandokan della camorra casertana

Luoghi citati: Basso Lazio, Campania, Casal Di Principe, Caserta, Napoli