Strage del sabato sera sul lago

Strage del sabato sera sul lago Como: la collisione per l'alta velocità tenuta dal pilota del fuoribordo, reduce da una festa Strage del sabato sera sul lago Motoscafo contro motonave: 2 morti e 3 feriti COMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Si è trasformata in tragedia l'allegra serata di cinque amici, due uomini e tre donne, fra cui due ragazze romene, che, dopo aver cenato in un ristorante dell'Isola Comacina, sul lago di Como, a bordo di un potente motoscafo, un «Cranchi Star», sei metri di lunghezza, 211 Cv di potenza, stavano tornando a Malgrate sul ramo di Lecco del Lario. Venti minuti dopo la mezzanotte di sabato il motoscafo, lanciato a velocità sostenuta, è finito sotto il «mascone» sinistro, nella parte inferiore della prua della motonave «Manzoni» della Navigazione Lariana. Una tragedia: due morti e tre feriti. Questi ultimi, per fortuna, in modo non grave. Due di loro, dopo le medicazioni all'ospedale di Menaggio, nella tarda mattinata di ieri sono stati dimessi. Le vittime sono Luigi Frigerio, 41 anni, celibe, e Alina Loredana Popa, 27 anni, romena. Abitavano entrambi a Monza. Lui faceva il benzinaio, ed era proprietario del natante. I feriti sono Massimo Meschia, 36 anni, rappresentante di commercio residente a Monza; Emanuela Prizzon, 31 anni, infermiera, residente ad Arcade (Treviso), e Joana Baizan, 22 anni, romena, domiciliata a Robbiate (Lecco). La collisione si è verificata nel golfo di Lenno. Sulla motonave «Manzoni» c'erano 240 persone, 220 passeggeri e 20 uomini fra membri dell'equipaggio e componenti un'orchestrina. Quasi tutti i passeggeri erano milanesi. Due folti gruppi che si erano dati appuntamento per una crociera sul lago. I passeggeri stavano quasi tutti ballando. Non si sono neppure resi conto dell'accaduto anche se, nel tentativo di evitare la collisione, il comandante della «Manzoni», Ennio Niccoli, di Lezzeno, aveva fatto bloccare i motori, mentre il timoniere vi rava a sinistra. «Li ho visti arri vare verso di noi a velocità sostenuta, per cui abbiamo lanciato segnalazioni luminose, una sorta di messaggio in codice, quando c'è il rischio di collisione. Ma dal motoscafo nessuna risposta, per cui ho dato l'ordine di spegnere i motori, mentre il timoniere virava a sinistra - racconta il comandante della motonave -. Tutto questo però non è valso a evitare l'impatto». Un impatto violentissimo, come dimostra il fatto che la carena del natante è stata letteralmente squarciata su tutto il lato destro, il parabrezza si è spezzato in due per trafiggere Luigi Frigerio che si trovava ai comandi del motoscafo che pare viaggiasse ad oltre 70 km/h, una velocità folle, soprattutto di notte, tanto da proporre una tragica immagine, quella delle «stragi del sabato sera». Alina Loredana Popa è stata trovata con la testa fracassata. La giovane era accanto a Frige- rio. Pare che non dovesse far parte della comitiva, ma sia stata «reclutata» per fare da interprete alla sua giovane connazionale. Gli altri tre occupanti il motoscafo erano seduti nella parte posteriore. Perciò se la sono cavata con ferite di poco conto, anche se inizialmente le loro condizioni^ sembravano gravi. La punta del motoscafo, quando si è verificata la collisione, secondo il racconto del comandante della motonave, era fuori dall'acqua, mentre la leva dell'acceleratore è stata trovata alzata al massimo. I primi a soccorrere i feriti sono stati alcuni passeggeri della «Manzoni» anche perché fra di loro c'erano infermieri volontari; i feriti sono stati fatti salire a bordo del battello, mentre il natante veniva agganciato alla motonave che, dopo aver lanciato l'allarme, raggiungeva Tremezzo. Qui ad attendere la «Manzoni» c'erano i soccorsi del «118» dell'ospedale «Sant'Anna» di Como, i vigili del fuoco del capoluogo lariano e i carabinieri di Lenno. Motonave e motoscafo, per disposizione del magistrato inquirente, Francesco Angiolini, della procura presso la pretura circondariale di Como, sono stati posti sotto sequestro. Lo stesso magistrato, in giornata, nominerà una commissione di periti per accertare l'accaduto. Quasi certamente disporrà anche l'autopsia sulla salma di Luigi Frigerio per accertare in quali condizioni si trovasse il benzinaio monzese proprietario del motoscafo. Alcune testimonianze raccolte dai carabinieri starebbero a dimostrare che il «Cranchi Star», prima della violenta collisione, si sia prodotto in evoluzioni nel golfo di Lenno, ad altissima velocità. Pare, comunque, che non fosse il solo natante impegnato in pericolosissime evoluzioni. Marco Marelli II comandante «Ho cercato di avvisarli del pericolo, ho spento i motori ma è stato inutile» Prima dell'incidente la barca avrebbe compiuto pericolose evoluzioni nel golfo SuU'imbarcazione speronata c'erano 240 persone di una crociera notturna Il motoscafo «Cranchi Star» che si è schiantato contro la motonave «Manzoni» sul lago di Como