Il Cavaliere invoca

Il Cavaliere invoca Il Cavaliere invoca Madrid, convocato per l'inchiesta sulla corruzione a «Telecinco» MADRID. La difesa di Silvio Berlusconi ha presentato ricorso, invocando l'immunità parlamentare, contro la convocazione presso il Tribunale nazionale di Madrid per il prossimo 23 luglio dell'ex presidente del Consiglio italiano come coimputato per la presunta frode fiscale di 5 miliardi di pesetas, circa 60 miliardi di lire, compiuta fra gli anni 1991-95 dalla tv privata spagnola «Telecinco», di cui Fininvest-Mediaset ha il 25 per cento del pacchetto azionario. L'avvocato di Berlusconi, Horacio Oliva, nel ricorso presentato al magistrato mquirente Bahasar Garzon, sostiene: «Non è opportuno convocare Berlusconi nella sezione numero cinque del Tribunale nazionale per due ragioni: se si applica la legge spagnola, la competenza risiede nella sala seconda dei Tribunale supremo; se si applica la legislazione italiana, non si sarebbe potuto ottenere e neppure presentare tale autorizzazione». Il ricorso conclude manifestando la disponibilità di Berlusconi «a prestare dichiarazione mediante commissione rogatoria nella città di Roma» quando saranno ottemperate le richieste della difesa. Analogo ricorso, con le stesse motivazioni, è stato presentato dal deputato Marcello Dell'Utri, anche lui citato come imputato per testimoniare il 23 prossimo a Madrid. L'inchiesta su «Telecinco» era stata aperta da Garzon nel luglio 1997, e vede come presunti imputati, oltre ai dirigenti di quell'epoca di «Telecinco», anche alcuni dei massimi esponenti della Fininvest fra cui Berlusconi, Dell'Utri, Alfredo Messina e Giorgio Vanoni. I quattro non si erano presentati a deporre a febbraio quando Garzon e il procuratore anticorruzione Carlos Castresana si erano trasferiti a Milano per interrogarli assieme ad un'altra mezza dozzina di presunti imputati legati alla Fininvest. [r. i,]

Luoghi citati: Madrid, Milano, Roma