Blitz degli squatter contro il sindaco di Angelo Conti

Blitz degli squatter contro il sindaco Torino, dieci fermati per gli incidenti di sabato sera. Oggi l'autopsia di Maria Soledad Blitz degli squatter contro il sindaco Colpito con palloncini d'acqua, malmenata una cronista TORINO. Una domenica tranquilla, scrivevano le agenzie di stampa e raccontavano le tv. Fino alle 18,15. Gli squatter hanno scelto quell'ora e la Festa dell'Unità per un'altra azione dimostrativa. Sono entrati nell'area dibattiti ' dove il sindaco Castellani e i capigruppo della maggioranza in Consiglio discutevano di amministrazione comunale. Erano in dieci, alcuni mascherati. Nessuno ha potuto impedire che lanciassero palloncini d'acqua verso il palco, inzaccherando politici e spettatori. Le guardie del corpo del sindaco hanno cercato di proteggerlo da guai peggiori, che comunque non ci sarebbero stati. I palloncini erano le sole armi dei teppisti. Nella confusione generale è volata qualche botta, una ha colpito una cronista del nostro giornale. Danneggiate anche auto fuori della Festa. E' arrivata la polizia e gli squatter hanno immediatamente alzato le mani in segno di resa. Con loro avevano uno striscione: «Un altro assassinio di Stato» si leggeva. Ed il riferimento al suicidio di Maria Soledad Rosas, dopo quello in carcere di Edoardo Massari, era fin troppo chiaro. Dagli stand qualcuno li ha apostrofati: «Assassini siete voi, state uccidendo la sinistra». Insulti, battibecchi e volantini contro magistrati, giornalisti, politici. Il sindaco ha provato a sdrammatizzare: «Una bravata, sono più preoccupato per quella scritta, "assassini", che per. una doccia., fuori programma». E ha ripreso il dibattito là dove era stato interrotto. Ma questa sera, in Consiglio, comunale, gli sarà chiesto un intervento sui fatti degli ultimi giorni. E' probabile che riesploda la polemica sui centri occupati di proprietà comunale. La tensione resta forte in città, dopo l'altra bravata, chiamiamola così, del sabato notte, dopo il falò in piazza Castello, i cubetti di porfido contro i poliziotti, le scritte che hanno deturpato i monumenti riverniciati per l'Ostensione della Sindone. Per quell'episodio sono dieci gli squatter identificati da carabinieri e polizia. E fra loro ci sono anche tre ragazze. Digos e militari del Nucleo Informativo non hanno però ancora deciso se arrivare o meno a denunce formali: lo faranno solo dopo avere esaminato la copiosa documentazione fotografica e cinematografica raccolta nel corso della serata. Migliorano, intanto, le condizioni dei quattro poliziotti feriti negli scontri (il più grave ha riportato un trauma cranico, colpito da un cubetto di porfido che aveva prima infranto il parabrezza di un furgone della Celere), mentre anche da parte anarchica si denunciano almeno mezza dozzina di giovani contusi. E' stato intanto ricostruito, nel dettaglio, il blocco stradale, compiuto in piazza Castello, all'altezza di via Roma con un rogo di vecchi mobili, suppellettili e copertoni, innaffiati di benzina. Il lancio di cubetti di porfido sarebbe stato la risposta al tentativo di spegnere le fiamme, operato da un gruppo di poliziotti. A cui sarebbe seguito prima l'intervento del reparto Celere e poi quello del Battaglione Piemonte dei carabinieri, che presidiava l'inizio di via Po. Stamane, presso la camera ardente dell'ospedale di Mondo vi, verrà effettuata l'autopsia sul cadavere della giovane anarchica. Non sono previste sorprese: la dinamica del suicidio è apparsa piuttost iara fin dai primi rilievi delle forze dell'ordine, peraltro confortati anche dalle dichiarazioni degli altri ospiti c^lla comunità «Sotto i ponti» r1-' E e Vagienna. Ma l'autopsia saia un momento importante anche perché, a- jrmine dell'esame, il corpo della ragazza verrà riconsegnato ai parenti, e quindi all'uomo che risulta ufficialmente marito della defunta, Luca Bruno. Un'unione, la loro, che fu la conseguenza, sei mesi fa, soltanto della volontà della ragazza di acquisire la cittadinanza italiana, per potere così restare nel nostro Paese. Non potendo sposare il suo compagno, Edo «Baleno» Massari (che risultava all'anagrafe sposato con un'altra donna), venne celebrato un matrimonio «tecnico» con Bruno, che proprio poche ore dopo la morte di Soledad è stato denunciato dai carabinieri per l'aggressione ad una troupe di Retesette Piemonte conclusasi con il ferimento di una giornalista. Con la consegna del corpo si aprirà il problema dei funerali. Non sono ancora note le intenzioni del marito, né quelle dei famigliari argentini della ragazza. Il cadavere verrà trasferito a Buenos Aires? Oppure sarà tumulato in Italia, magari accanto alla tomba di Edo Massari, a Brosso Canavese? La Digos attende, non senza qualche preoccupazione, le scelte che matureranno nelle prossime ore. Radio Black Out, dopo le consuete e scontate critiche ai mass media nel corso della «rassegna stampa» mattutina, ha ribadito che, in segno di lutto per la morte di Soledad Rosas, sono state sospese a tempo ^determinato tutte le «feste» musicali già programmate per il week-end. Dall'emittente critiche a pioggia: agli anarchici non è piaciuto l'appello lanciato da don Ciotti per non strumentalizzare il tragico evento: «Un commento - ha apostrofato il conduttore radiofonico - di chi sta nel coro». Neppure è piaciuto il filosofo Gianni Vattimo «con il suo pensiero debole, la sua sociologia sui giovani». Ieri la radio ha dato notizia del blitz alla Festa dell'Unità, ma sabato notte andava predicando una «serata di riflessione». Subito dopo il raid nel cuore della città, il rogo di divani e comodini, la paura di nuovi scontri dopo quelli che in aprile avevano prodotto danni per centinaia di milioni sotto gli occhi delle Forze dell'ordine. Angelo Conti Emanuela Minucci Toccherà al marito decidere il luogo del funerale. Forse sarà sepolta accanto al compagno In alto, il falò sabato sera iti piazza Castello. A sinistra, alcuni degli squatter che hanno contestato il sindaco alla Festa dell'Unità

Persone citate: Castellani, Edoardo Massari, Emanuela Minucci, Gianni Vattimo, Luca Bruno, Maria Soledad Blitz, Maria Soledad Rosas, Massari, Soledad Rosas

Luoghi citati: Brosso, Buenos Aires, Italia, Piemonte, Retesette Piemonte, Torino