Francia in cielo spinta da Zidane

Francia in cielo spinta da Zidane I padroni di casa vincono con merito il loro primo titolo tenendo sempra^J Francia in cielo spinta da Zidane L'uno-due di testa stordisce un Brasile senza attacco PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Un marsigliese di origine algerina consegna alla Francia la sua prima Coppa del Mondo. Zinedine Zidane è il Robespierre del calcio. Cade il Brasile al potere da quattro anni e ancora convinto, almeno fino a quest'ultima sfida, di poter laurearsi pentacampione. Era scritto nelle profezie di Platini che dovesse decidere Zizou. E' stata la sua notte. Una doppietta, entrambi i gol segnati di testa. Lui che, da Bordeaux in poi, due volte addirittura con la Juve, aveva perduto tre eurocoppe consecutive. Sugli scudi, con Zizou, una squadra capace di far gioco come nessun'altra compagine di questo Mondiale. Unico neo la mancanza di uno stoccatore. Prima che decidesse il fantasista avevano portato fin qui i «blu» i gol dei difensori Blanc e Thuram. Al contrario, non ha brillato la stella di Ronaldo. Il petalo più profumato della rosa di Zagallo è avvizzito di colpo, sua l'occasione per riaprire la partita consegnata alle sapienti braccia di super Barthez. Con Ronaldo sono crollati Bebeto e Dunga, Leonardo e Aldair, Cafu e Taffarel, tutti reduci dal mezzogiorno di gloria di Pasadena con gli azzurri di Sacchi. I gol di testa segnati da Zidane, la paura per Ronaldo che, non al meglio della condizione, si scontra con Barthez dopo una lunga fuga a contatto con Thuram. La finale libera la fantasia francese verso la strenua ricerca del potere e sprigiona scampoli di veementi reazioni brasiliane attorno alla mezz'ora. I primi minuti trascorrono tra i lampi senza tuono di Guivarc'h e i vellutati pallonetti di Roberto Carlos e Ronaldo. La Francia aggredisce con Djorkaeff a sinistra. Zidane fa il pendolo tra centrocampo e attacco svariando spesso a destra. Danza Zizou, per il piacere di Platini, in tributfà con la maglia dei «galletti» di Francia sotto la giacca scura. Bebeto tenta di «lavorare» anche per Ronaldo, timoroso di allungare il passo. II lavoro ai fianchi dei francesi prevede le incursioni di Lizarazu, le discese perentorie di Thuram, gli scatti di Karembeu. Deschamps e Petit sorvegliano le mosse di Leonardo e Dunga. Tocca in prevalenza a Cesar Sampaio «seguire», per quanto serva in questa serata, lo scatenato Zidane. Il Brasile ripete il solito giochino di questi Mondiali. Fa «girare» palla sperando che la Francia si scopra. Invece la nazionale di Jacquet tiene in canna i colpi segreti. Il primo squillo avviene da destra. Corner di Petit, contestato da Roberto Carlos, stacco vincente di Zidane che salta più alto di Leonardo (27'). Dopo la volata di Ronaldo fermata da Barthez con un'uscita a valanga (31') il Brasile si disunisce. La voglia di rimediare si scontra con una innaturale lentezza di movimenti. Dunga entra in ritardo su Deschamps, l'arbitro lo grazia persino del cartellino giallo. La Francia cresce. Junior Baiano devia un tocco ravvicinato di Petit destinato alla rete (41'). Ora il Brasile è in balia dei «blu». Thuram pesca Guivarc'h con un lancio di quaranta metri che tradisce Aldair: il centravanti permette a Taffarel di rimediare in corner. Il secondo squillo dei francesi viene dalla bandierina di sinistra. Calcia Djorkaeff e Zidane, ancora lui, di testa, beffa Roberto Carlos e il portiere. Applaude il presidente Chirac in tribuna e mostra la famosa maglia numero 23. Più composto ma non meno febee il primo ministro Jospin. Mastica amaro il brasiliano Joao Havelange in poche settimane detronizzato dalla Fifa (siede al suo fianco il neo eletto Blatter) e solo vice campione del Mondo. La risposta tecnica di Zagallo al «crollo» della Selecao sta nel cambio Leonardo-Denilson. Il 21 enne paulista sfugge a Karembeu (poi avvicendato con Boghossian) e si guadagna una punizione. Roberto Carlos centra e Ronaldo scaraventa, da pochi passi, addosso al piazzatissimo Barthez. Bebeto fa tremare a sua volta la difesa francese. Jacquet richiama Guivarc'h per Dugarry. Desailly, già ammonito, si merita un secondo cartellino dall'ottimo arbitro Belqola e la Francia rimane in dieci a metà ripresa. Zagallo sguinzaglia Edmundo, fuori Cesar Sampaio. Jacquet risponde con Vieira, in panchina Djorkaeff. Dugarry non assesta, in contropiede, il colpo del ko a un Brasile proiettato in avanti. Denilson si rende pericoloso scheggiando la traversa. E, a tempo scaduto, Petit coglie il terzo gol, un punto personale molto meritato da questo eclettico centrocampista. E' festa, piangono di gioia i francesi prima della premiazione. Sono lacrime di delusione quelle dei brasiliani. Franco Badolato COUPfc OU MONDE Zizou guida l'assalto e segna due volte Desailly viene espulso mala difesa regge Ronaldo non riesce a rendersi pericoloso e nel finale entra pure Edmundo invano! A sinistra, Djorkaeff guida il giro trionfale dei transalpini che sorreggono una grande bandiera francese dopo aver conquistato il titolo; sotto Zinedine Zidane, l'indiscusso protagonista della finale, solleva la coppa d'oro