Il lavoro viene dal passato di Giuseppina Fiori

Il lavoro viene dal passato Occupazione per i giovani riscoprendo i prodotti della tradizione Il lavoro viene dal passato IL mondo rurale cerca nuovi spazi. La necessità di creare occupazione e di dare nuove opportunità ai giovani può trovare risposte nel lavoro dei campi, ma la rivalutazione dell'agricoltura passa anche attraverso la riscoperta e tutela dei valori ambientali e paesaggistici, dei sapori e delle tradizioni. In un momento di transizione dell'agricoltura, sempre più proiettata verso i mercati mondiali, esiste un mondo rurale fatto di piccoli produttori che intende il lavoro della terra come progetto di vita e mira a coniugare produzione, cultura e salvaguardia dell'ambiente. Delle prospettive legate a questa agricoltura di «nicchia», che vuole valorizzare i prodotti locali compresi quelli in via di estinzione, ottenuti per lo più con coltivazioni biologiche, si è parlato per un'intera giornata nel castello di Magliano Alfieri, a pochi chilometri da Alba. Erano presenti studiosi, docenti universitari, amministratori, rappresentanti di enti turistici ed associazioni. Dal confronto è emerso che è possibile creare occupazione giovanile in agricoltura ridefinendo il ruolo dell'agricoltore, riaffermandone importanza e dignità. Una interessante esperienza in questa direzione è stata avviata, un anno fa, dalla cooperativa «Cornale» di Magliano, che ha promosso il convegno. E' formata da 24 produttori piemontesi e liguri con produzioni che spaziano dai vini agli ortaggi, alla frutta, ai formaggi, nocciole, olio, farina, erbe officinali. Si sono uniti non solo per dare risposte alle difficoltà delle piccole aziende di rimanere in vita, ma anche per realizzare una esperienza incentrata appunto sulla produzione di qualità, sull'interesse per il paesaggio, la cultura, le tradizioni contadine e la ricerca di identità. «Il convegno - ha commentato il coordinatore Massimo Angelini dell'università di Genova - è stata un'occasione per dare risonanza a queste idee, in un momento in cui stanno crescendo l'attenzione per l'ambiente e la richiesta da parte dei consumatori di cibo sano con precise informazioni e reali garanzie». «Agricoltura e paesaggio: prospettive economiche e valorizzazione di aziende agricole ecocompatibili» era il tema del convegno durante il quale sono stati posti molti interrogativi, che attendono risposte: «Si vuole davvero migliorare la qualità della vita e del cibo? Come passare da una agricoltura assistita ad una incentivata? Quale consapevolezza hanno i politici del fatto che il dissesto idrogeologico deriva anche dall'abbandono del territorio?». Nella successiva tavola rotonda si è parlato di «Piccola proprietà contadina, paesaggio agrario e prodotti agricoli locali: un patrimonio a rischio». Tra i tanti interventi, Giovanna Galante Garrone ha invitato i produttori a coinvolgere la Sovrintendenza ai Beni artistici e storici del Piemonte nei progetti di tutela. Riguardo alle direttive comunitarie, la sociologa rurale Graziella Picchi ha rilevato la necessità che esse siano interpretate anche tenendo conto delle piccole aziende, così come avviene in altri Paesi, per non caricarle di incombenze superiori alle loro possibilità. Giuseppina Fiori

Persone citate: Angelini, Giovanna Galante Garrone, Magliano

Luoghi citati: Cornale, Magliano Alfieri, Piemonte