Vino, un rosso unisce l'Italia

Vino, un rosso unisce l'Italia Il nuovo prodotto punta al gusto del consumatore globale Vino, un rosso unisce l'Italia «Progetto blended»fra Trentino e Sicilia TRENTO. Nasce dall'alleanza tra i produttori di vino del Nord e quelli del Sud, il progetto di un «blend» che unisca il fruttato, l'eleganza dei primi con la potenza, la struttura, la solarità dei secondi. I protagonisti dell'unificazione enologica d'Italia, con un vino rosso dall'invecchiamento massimo di due anni, provengono tutti da vitigni autoctoni: Lagrein e Teroldego, doc trentine; nero d'Avola e Carignano del Sulcis, entrambi isolani (rispettivamente, Igt siciliana e Doc sarda). L'idea, lanciata da Fausto Peratoner, direttore della Cantina La Vis (800 soci per 800 ettari), mira alla creazione di un vino italiano che possa soddisfare il gusto del consumatore «globale». E' l'ultima alleanza, in ordine di tempo, nata in casa La Vis, che nel '97 ha registrato un fatturato consolidato superiore ai 40 miliardi, di cui 12 dall'export, mentre a breve è prevista la partecipazione di capitali in società distributive di Svezia e Usa. «Nei prossimi tre anni investiremo 16 miliardi per il potenziamento della bottaia e della catena d'imbottigliamento - dice Peratoner - per raddoppiare le attuali 2,5 milioni di bottiglie. Oggi, la Cantina commercializza vino per un quantitativo pari a 14 milioni di bottiglie: le potenzialità, dunque, ci sono tutte». Soprattutto per il Mùller Thurgau, di cui La Vis, insieme alla Cantina Val di Cembra, produce e vinifica oltre il 50 per cento della produzione, che in Italia raggiunge i 5 milioni di bottiglie per un valore di commercio di 40 miliardi. «Sì - conferma Peratoner - questo vino è sempre più apprezzato dal consumatore, sia italiano che tedesco, e particolarmente dai giovani. Basti pensare che quindici anni fa la produzione non raggiungeva le 150 mila bottiglie contro i 5 milioni di pezzi attuali, e sta conquistando mercati un tempo restii come quello inglese e statunitense. Lo abbiamo riscontrato anche durante l'undicesima rassegna internazionale al Mùller Thurgau, dove sono stati proposti 130 fra vini e grapppe provenienti da Italia, Austria, Germania e Slovenia». Iniziativa che si inscrive in una filosofia precisa che fa di turismo e vino un binomio indissolubile per la produzione del territorio. «E' un progetto partito con la donazione - spiega Peratoner - per raggiungere l'obiettivo enologico de "Il vigneto giusto al posto giusto". I risultati sono stati raccolti nell'Atlante Viticolo e nella Carta dei Suoli, strumenti preziosi anche per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, importante meta degli enoturisti». «Il turismo del vino - afferma - è un realtà nella quale La Vis crede e investe. Nel '92 abbiamo creato, all'interno della cantina, la Vinoteca che rappresenta oggi il 10 per cento del nostro fatturato in Italia (circa 3 miliardi per 35 mila presenze nel '97, e, neanche a dirlo, il Mùller Thurgau è il prodotto più richiesto) ed ora miriamo al potenziamento, puntando soprattutto al mondo dei giovani con il progetto "Vinoteca 2000", che prevede week-end, concorsi e degustazioni enogastronomiche nei masi delle montagne trentine». Carlo Alberto Delaini

Persone citate: Carlo Alberto, Delaini, Peratoner, Sicilia Trento, Sulcis