Paracadute del Tesoro per i crack in Borsa

Paracadute del Tesoro per i crack in Borsa Vale nei confronti di Sim, agenti di cambio e banche. Negli ultimi anni fallimenti da 5 mila miliardi Paracadute del Tesoro per i crack in Borsa Varato il Fondo di garanzia dei crediti versogli intermediari ROMA. Il Tesoro si muove per rafforzare la tutela degli investitori sui mercati finanziari italiani e blindare i risparmi collocati in Borsa tramite Sim e intermediari. Con un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il direttore generale del Tesoro Mario Draghi ha reso operativo dal primo luglio il Fondo nazionale di garanzia per la tutela dei crediti vantati dai clienti nei confronti di Sim, agenti di cambio e in generale banche e intermediari finanziari, che gestiscono fondi per conto proprio e di terzi. Lo statuto e il regolamento operativo del primo Fondo nazionale di questo tipo (che ricalca nella filosofia quello interbancario di tutela dei depositi) è composto da 22 articoli, nei quali vengono posti paletti e condizioni per l'eventuale intervento del Fondo. Il Tesoro ha stabilito che, sullo stile dei Fondi nazionali di tutela, l'intervento del nuovo organismo scatti solo in caso di procedure fallimentari avviate: riconosci¬ mento dello stato passivo, liquidazioni coatte amministrative e concordato preventivo. Quanto alle soglie finanziarie, è l'articolo 8 del rego¬ lamento a stabilire che il tetto degli interventi a favore della clientela non possa superare i 20.000 ecu (l'unità di conto europea pari a circa 2 mila lire, dunque si tratta di un tetto vicino ai quaranta milioni di lire). A partire dall'entrata in vigore dell'Euro il regolamento delle esposizioni avverrà nella nuova moneta unica e non più in lire. Sono interessate dal decreto le Sim, le fiduciarie, le società di gestione del risparmio, gli intermediari finanziari, le imprese di investimento comunitarie diverse dalle banche e gli intermediari in genere compresi gli agenti di cambio, purché abilitati ai sensi del nuovo Testo Unico dell'intermediazione finanziaria. Il Tesoro ha posto anche alcuni paletti all'operatività del Fondo per evitare casi di conflitti di interesse: saranno dunque esclusi dall'indennizzo, fra le altre categorie, i soci che anche indirettamente detengono almeno il 5 per cento del capitale dell'intermediario, amministratori, dirigenti e sindaci del gruppo di appartenenza dell'intermediario, le società di revisione che hanno certificato gli ultimi due esercizi dell'intermediario coinvolto nel crack (o bilanci di società del gruppo), e coniugi e parenti fino al primo grado degli agenti di cambio. Gli interventi del Fondo sono subordinati all'emissione del decreto di liquidazione o alle sentenze di fallimento e di omologazione del concordato. Per ottenere gli indennizzi gli investitori i cui crediti siano stati ammessi allo stato passivo devono presentare al Fondo un'apposita istanza via raccomandata entro 180 giorni dalla data di pubblicazione in gazzetta dei decreti di fallimento. Dall'84 al '97 sono stati ben 235.000 i risparmiatori vittima di buchi per un totale di 5000 miliardi. Ricordiamo fra i più eclatanti il caso di Europrogramme nel 1984 (75 mila persone rimisero 450 miliardi), EurogestScotti nell'88 (15.000 risparmiatori, 514 miliardi), Intermercato nel '91 (19 mila per 437 miliardi), Fidifin nel '92 (5 mila persone, 415 miliardi), Cofiri nel '97 (3 mila risparmiatori per 150 miliardi). [r. e. s.] I MAGGIORI «CRACK» DALL'84 A OGGI ANNO S0CIETA' N. PERSONS MLD ANNO S0CIETA' N. PERS0NE MLD 84 EUR0PR0GRAMME 75.000 450 90 HALID0MUS 7.000 170 85 PREVIDENZA 15.000 300 90 SUGINVETS 4.000 120 86 INTERVAL0RI 1.500 30 90 LABRADOR 3.500 185 86 FIDIMPRESA 4.000 100 91 INTERMERCAT0 19.000 437 87 TECFINANCE 1.000 40 91 REGI0NALEFIN 15.000 50 88 IFC-MERCURI0 4.000 150' 91 SYSTEMC0L0R 4.000 30 88 C0INVEST 3.500 58 91 EUR0CENTR0 1.000 14 88 FUNDUS 16.000 381 91 DOMINION 750 100 88 EUROGESTSCOTTI 15.000 514 91 S0C0FIN 4.000 110 88 TECNOFIDUCIARIA 1.500 50 92 FIDIFIN 5.000 415 89 ITALFIN 4.000 200 96 PROF. FINANZA 3.000 100 89 IMF 4.200 200 97 C0FIRI 3.000 150 ^ ™ '— '"27"*.

Persone citate: Mario Draghi

Luoghi citati: Fondo, Roma