Gattinoni inventa lo stile Viagra di Antonella Amapane

Gattinoni inventa lo stile Viagra Provocazioni ed esagerazioni per l'autunno: in passerella la donna delle caverne Gattinoni inventa lo stile Viagra E a Roma debutta Vabito d'oro, da un miliardo ROMA DAL NOSTRO INVIATO Preserva dalle malattie, fa bene all'amore. E' l'abito Viagra di Gattinoni. Paghi uno e prendi due, nel modello condom di jersey color carne, tempestato di «miracolose» pastiglie e ricami. E se per una volta aggiungessimo una pillola di buon gusto? Si commenta da solo l'esemplare choc - aderente dalla testa ai piedi come una guaina profilattica - che lunedì sfilerà sulle note dell'inedita canzone «Tarn Tarn du Paradis», scritta da Paolo Conte e Athina Cenci. Tema: «Lavori in corso», cioè capi in materiali scippati al settore delle costruzioni e delle tenute da lavoro (coibenti, silicone, vetro, stucco impastati al tessuto). Dove il Viagra dress - così sostengono alla maison - traduce un argomento fra i più cari agli operai che, durante la pausa, «parlano di sesso, calcio, treni deragliati», racconta Stefano Dominella, responsabile della Gattinoni. Oggi comincia l'alta moda romana dedicata all'autunno, 5 giorni di défilé in cui effetti speciali e esagerazioni si sprecano. Come in un Guinness dei primati, dello strano ma vero. Il carrozzone della couture capitolina - in lotta con la soprintendenza per sfilare nelle zone monumentali - è una hit parade del kitsch. Vince chi urla le sue trovate da varietà. Il modello più caro, antinnnimalista per eccellenza, vale un miliardo: mille piastrine d'oro cucite su 37 metri di tulle. L'ha creato Alexandre Fede con le tecnologie dello Shuttle. Lo strascico più lungo? E' in pelle, made in Trussardi, arriva a coprire la scalinata dì piazza di Spagna. Lo indosserà Patty Pravo a «Donna sotto le Stelle». La modella più giovane? Ha 13 anni, si chiama Liis. Debutta sul podio di Anton Giulio Grande, versione «femme» delle caverne. Per altri quattro passi nel delirio rivolgersi a Marella Ferrera, che conduce la platea nel pianeta delle donne ciclopi, ricoperte di stracci scolpiti al laser. Il fashion caravanserraglio offre pure l'indossatrice nuda. E' Georgianna Robertson, fotocopia di Naomi, sulla pedana di Elie Saab. Al quadretto si aggiunge l'«Ode a Claudia Schiffer», fast book fitto di doppi sensi. Dove andrà la Lollo? Presenterà il libro di Rocco Barocco stasera o seguirà il défilé di Gattinoni in esclusiva? La contesissima Gina trionfa. Mentre l'eterna rivale, Sofia Loren, presidentessa dell'Agenzia della Moda, latita. L'eterna competizione fra le due dive è più viva che mai. E una boccata d'ossigeno arriva dall'amarcord di «Storie di Moda», rassegna d'abiti inaugurata ieri a Palazzo delle Esposizioni. La curatrice Bonizza Giordani Aragno ha raccolto 170 capi di altissimo artigianato. Per un escursus estetico di grande fermento creativo, dal dopoguerra al '65, dove spiccano i primi modelli di Valentino, delle Sorelle Fontana, di Irene Galitzine... Bei tempi. Antonella Amapane

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