Maxitruffa all'Inps Più di 700 indagati

Maxitruffa all'Inps Più di 700 indagati Scoperta in Campania e Puglia Maxitruffa all'Inps Più di 700 indagati Incassati da due cooperative in 2 anni oltre 22 miliardi NAPOLI. I magistrati della Procura di Torre Annunziata, Paolo Fortuna e Giancarlo Novelli, hanno emesso 748 avvisi di garanzia con l'accusa di associazione per delinquere e truffa ai danni di altrettanti falsi braccianti agricoli, in maggioranza donne, oltre ai presunti organizzatori di una truffa all'Inps di Napoli e degli Uffici provinciali del lavoro della Campania e della Puglia per un importo totale di circa 22 miliardi di lire. L'inchiesta, aperta dall'Ufficio giudiziario torrese, è stata condotta dai militari della Guardia di Finanza che, al comando del colonnello Gian Paolo Mazza e del capitano Marco Intelisano, hanno anche provveduto a notificare i provvedimenti emessi dalla Procura. Secondo i pubblici ministeri, sarebbero tre le persone che avrebbero orchestrato la frode ai danni delle casse pubbliche: una coppia di coniugi e un loro conoscente. Secondo quanto accertato due cooperative fittizie, la «Santarosa» e la «Agrimer», sarebbero servite soltanto da copertura per far figurare il lavoro nei campi e per far arrivare nelle casse delle stesse società i rimborsi previsti per il settore agricolo. Così, in soli due anni, le due cooperative avrebbero incassato indebitamente centinaia e centinaia di milioni in contributi, indennità, quote di cassa integrazione nonché realizzato sovra fatturazioni o false fatturazioni. Il «cardine» della truffa miliardaria, secondo l'indagine, era la cooperativa «Agrimer», il cui legale rappresentante risulta essere Maria Rosaria Scisciola, di Castellammare, ma il titolare di fatto sarebbe Giovanni Costantino, marito della donna. La società, che aveva come oggetto la «coltivazione mista di prodotti ortofrutticoli», risulta istituita nel 1995, dallo stesso Costantino, che nello stesso anno era stato licenziato da un'azienda stabiese dove lavorava come operaio metalmeccanico. L'«Agrimer», inviando all'Ispettorato provinciale del Lavoro di Napoli falsi contratti di locazione di 13 terreni nelle province di Foggia, Potenza, Salerno, Caserta e Napoli per un totale di 184 mila metri quadri, ha ottenuto l'autorizzazione a operare come impresa agricola. Negli anni successivi la cooperativa agricola «Agrimer» ha comunicato all'Inps di Castellammare di aver assunto di volta in volta 744 braccianti, per periodi mai superiori ai 51 giorni l'anno, ossia il minimo necessario per ottenere dall'Inps il versamento dei contributi per gli stessi braccianti, e le indennità relative a malattie, disoccupazione e gravidanze In riferimento alle indennità di gravidanza, i militari delle Fiamme Gialle hanno accertato che dei 610 operai, 520 erano donne incinte. Dall'inchiesta è anche emerso che i braccianti non hanno mai lavorato, che gli acquisti fatti dalla società «Agrimer» erano fittizi e che i contratti di locazione, intestati a persone inesistenti, riguardavano terreni talvolta di proprietà demaniale e, in un caso, un suolo a Casal di Principe (Caserta) dove da oltre trent'anni vi sono immobili per alloggi popolari. Le informazioni di garanzia riguardano, oltre i falsi braccianti, gli stessi Giovanni Costantino e Maria Rosaria Scisciola nonché Mario Del Sorbo, che è risultato essere il «referente fisso» della cooperativa «Agrimer» per gli acquisti - anche questi fittizi - di attrezzi da lavoro, piante, semi e concime. Mario Del Sorbo, a sua volta legale rappresentante di altre due cooperative agricole, era già stato coinvolto in un'analoga indagine, condotta dalla Procura di Torre Annunziata, che nei mesi scorsi aveva portato all'operazione denominata «Buchi Neri». Oggetto di quest'ultima inchiesta, conclusasi con decine di richieste di rinvio a giudizio, era la cooperativa «Sirena del Sud», intestata allo stesso Del Sorbo il quale - ha sempre accertato la Guardia di Finanza - risultava rappresentante anche della cooperativa «Santarosa», in violazione della legge che non consente di rappresentare più cooperative ammesse al beneficio dei contributi statali. [m. e]