Blair prova a spegnere l'incendio nell'Ulster di Fabio Galvano

Blair prova a spegnere l'incendio nell'Ulster Colpi di pistola dallo schieramento orangista, la polizia risponde coi proiettili di gomma Blair prova a spegnere l'incendio nell'Ulster Via ai colloqui tra le fazioni mentre Drumcree è ancora assediata LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Con ore di ritardo, dopo interminabili bisticci su dove, come e con chi avviarlo, il dialogo a tavoli separati fra gli orangisti e gli abitanti cattolici di Portadown si è mosso ieri pomeriggio alla ricerca di una soluzione che scongiuri una vampata di violenza in Ulster. Oggi è l'anniversario del «glorioso 12 luglio», la data in cui la «stagione delle marce» vive in Nord Irlanda i suoi momenti più drammatici nel ricordo della battaglia del Boynè con cui Guglielmo d'Orange sconfisse nel 1690 il cattolico Giacomo II. Ma già nella notte di venerdì, senza attendere il negoziato promosso all'ultima ora da Tony Blair, l'assedio di Drumcree ha vissuto palpitanti momenti a tu per tu con la tragedia. Ci sono state violente scaramucce. Dalle file orangiste qualcuno ha sparato: colpi di fucile, poi di pistola. La polizia ha replicato con i proiettili di gomma, già usati nei giorni scorsi: un uomo di 26 anni, colpito alla testa, è in condizioni «critiche»; e una studentessa ventunenne dell'università dell'Ulster ha perso la vista da un occhio. La polizia è già accusata di brutalità: «Era una grandinata continua di proiettili di gomma - ha detto David Jones, portavoce degli orangemen - e la gente si domanda se fosse proprio necessaria». In tutto 20 persone hanno avuto bisogno di assistenza medica. «Abbiamo sparato soltanto ai facinorosi dopo ripetuti avvisi», replica il vicecapo della polizia. Alla ventata di violenza che è soffiata sull'assedio di Drumcree ha paradossalmente corrisposto una notte di relativa calma nelle altre città, teatro nei giorni scorsi di più aspri scontri. Non che siano mancate le scintille: altri 11 agenti sono rimasti feriti in varie località; ordigni trovati ad Antrim so¬ no stati distrutti con due esplosioni controllate; tre cattolici sono stati feriti in un agguato a Nord di Belfast; 200 molotov e 100 bombe di vernice sono state sequestrate, sempre a Belfast, nella cattolica Spamount Road. Ma è a Drumcree che, dopo la notte di venerdì, si teme ormai il peggio. Ci sono filmati della polizia, distribuiti ieri sera alle reti televisive, nei quali si vede un gruppo di uomini appostarsi davanti a una roulotte, per fare da schermo a un individuo che striscia a terra con il fucile spianato e che spara due colpi prima di fuggire coperto da quegli stessi compagni. Si sta avverando, cioè, quello che si temeva fin dal primo giorno; e cioè che nella pacifica protesta degli orangisti per la marcia proibita attraverso la cattolica Garvaghy Road si infiltrassero elementi delle for¬ ze paramilitari contrarie all'accordo di pace. Sono loro, come gli estremisti cattolici che hanno tentato venerdì sera di riportare a Londra il terrore delle bombe - 6 arresti nella capitale, altri 4 in Irlanda, con il sospetto che i terroristi appartengano tutti alla «Real Ira» separatasi mesi fa dall'Ira - a rendere indispensabile un successo del dialogo a tavoli separati (i «proximity talks»). Si sono avviati nel pomeriggio ad Armagh, nella sede del consiglio municipale. La staffetta fra le due formazioni di orangisti e di abitanti della Garvaghy Road quattro per parte - è affidata a due mediatori, sotto la guida del capo di gabinetto di Blair, Jonathan Powell: sono il reverendo presbiteriano Roy Magee, che nel 1994 mediò la tregua dei paramilitari lealisti, e Peter Quinn, ex presidente dell'Associazione sport gaelici e nota figura del nazionalismo moderato. «Restano formidabili difficoltà», è il commento da Downing Street. Ma il tempo stringe. Perché già nella notte, con le file degli orangisti di Drumcree sempre più folte, si temeva un assalto alle barricate d'acciaio erette dalla polizia. E perché oggi è quel «glorioso 12» che all'Ulster, negli anni della guerriglia settaria, non ha mai portato bene. Fabio Galvano Le immagini di un'altra notte di scontri e tensione a Drumcree dove gli orangisti ormai da tempo fronteggiano la polizia che vuole impedire la tradizionale marcia attraverso i quartieri cattolici

Persone citate: Antrim, David Jones, Jonathan Powell, Peter Quinn, Real Ira, Roy Magee, Tony Blair