«Per lei accuse leggere»

«Per lei accuse leggere» «Per lei accuse leggere» Il giudice Laudi: era arrivata in città solo dopo gli attentati TORINO. Un ispettore esce trafelato da una stanza della procura: «La radio ha appena dato la notizia che Soledad si è uccisa». Dice proprio così: Soledad. Probabilmente l'aveva vista come tutti noi solo sul giornale: un visetto rapato a zero. Dietro l'angolo trillano già i cellulari di alcuni cronisti. Al piano di sopra la porta dell'ufficio di Maurizio Laudi, il procuratore aggiunto che ha coordinato le indagini, è socchiusa. Il magistrato è stato il primo a essere messo al corrente. Ore prima. «Mi ha telefonato il procuratore di Mondovì, ho parlato con il maresciallo della stazione dei carabinieri del posto. Ora sto cercando di mettermi in contatto con l'avvocato Novaro, uno dei legali...». «Non mi chieda una dichiarazione». Squilla il telefono. A chiamare è Marcello Tatangelo, il sostituto_che lo ha affiancato nell'inchiesta. Vuole sapere anche lui. E pure al collega Laudi conferma: «Non c'è nulla che possiamo dire in questo momento». Sa che le parole possono diventare pietre. Che, in ogni caso, di fronte a una morte così sarebbero stonate. Qualunque parola; Basta guardarlo in faccia per capire. La procura ha chiesto il 3 luglio il rinvio a giudizio di Maria Soledad Rosas e di Silvano Pelissero per i furti e il tentato incendio del municipio di Caprie, in Valle di Susa. Il resto delle accuse è appeso alle perizie sulle so¬ li pm Maurizio udi stanze chimiche rinvenute nella «casa okupada» di Collegno e nell'abitazione di Pelissero, a Bussoleno. Il tempo di ricordare la cronaca giudiziaria e che la «posizione» di Soledad era più sfumata («E' arrivata a Torino dopo gli attentati»), gli interrogatori della ragazza (tre, svolti fra il 7 marzo e il 14 aprile) e che lui non l'ha mai incontrata. «Marcello mi ha detto che sembrava una ragazza solida». Il tempo di raccogliere scarne informazioni e squilla ancora il telefono. Questa volta è l'avvocato Claudio Novaro, difensore di Soledad. Chiama da un paesino della Valle d'Aosta. Non sa ancora. Laudi: «L'ho cercata attraverso conoscenti e amici perché devo darle una bruttissima notizia. Soledad. Stamane, sul presto, l'hanno trovata morta in un bagno della comunità. Si è uccisa. Proprio come Massari. Sembra che non abbia lasciato alcun biglietto...». Il resto è più privato. Ma è una conversazione di poche parole. Non è il momento. Non è il caso. Anche l'avvocato Novaro è molto scosso. Un'occMata...cQl'orologio; J,e dodici e un quarto. ìì palazzotto sghembo che ospita la procura è più vuoto e silenzioso del solito in questo fine mattinata prefestivo. Solo nella stanza di Laudi continua a squillare il telefono. Alberto Gaino li pm Maurizio Laudi

Luoghi citati: Bussoleno, Caprie, Collegno, Mondovì, Susa, Torino, Valle D'aosta