«linate non va penalizzata»

«linate non va penalizzata» «linate non va penalizzata» Kinnock: o si riapre il caso-Alitalia bruxelles DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dieci milioni di passeggeri l'anno a Malpensa, otto milioni e mezzo a Linate. E' questa la proposta della Commissione europea per firmare la pace con l'Italia sul nuovo aeroporto milanese. Ma è difficile che il presidente del Consiglio Romano Prodi accetti la richiesta che in pratica dimezzerebbe il traffico su Malpensa 2000, previsto appunto in 18,5 milioni di passeggeri annui. Il Commissario europeo ai Trasporti Neil Kinnock ha fatto avere ieri a Prodi una lettera che lascia intravedere uno scontro frontale. Nella missiva, che risponde a una lettera assai critica del presidente del Consiglio sulla posizione di Bruxelles, oltre a ribadire un «no» categorico all'attuale progetto di Malpensa 2000 si minaccia anche di riaprire la procedura per gli aiuti di Stato all'Alitalia (2750 miliardi) se Malpensa dovesse andare avanti come previsto, visto che in questo caso la Commissione potrebbe rilevare una situazione di privilegio per la compagnia di bandiera rispetto ai concorrenti stranieri. «Spero ancora che il problema della distribuzione del traffico (tra Malpensa e Linate, ndr) possa essere risolto in modo soddisfacente dice Kinnock - ma se questo non fosse possibile la Commissione dovrà assumersi le sue responsabilità». Insomma, se Malpensa 2000 dovesse partire con la piena operatività il 25 ottobre - come ha deciso il governo italiano - Bruxelles è pronta ad aprire una procedura d'infrazione. Per quella data, infatti, tutti i voli da e per Milano dovrebbero spostarsi nel nuovo aeroporto, mentre a Linate resterebbe solo il collegamento Milano-Roma, su cui opereranno cinque compagnie. Ma proprio questo è il punto che non accettano le nove linee aeree che hanno protestato e alle quali la Commissione sembra dare ragione ipotizzando una discriminazione che violerebbe le norme sulla concorrenza. L'Alitalia - spiega la lettera di Bruxelles - sarebbe in grado di spostare i passeggeri dal comodo aero¬ porto di Linate verso il suo «hub» (lo scalo principale) di Roma Fiumicino e da Ù smistarli in tutto il mondo, mentre Air France non avrebbe la possibilità di fare lo stesso sul suo «hub» di Parigi, Lufthansa su Francoforte e così via. Chi volesse volare con una compagnia straniera dovrebbe spostarsi su Malpensa che evidenzia la Commissione - resta ancora difficilmente raggiungibile da Milano a causa dei ritardi nella costruzione di collegamenti stradali e ferroviari. Kinnock parla quindi di «una situazione chiaramente discriminatoria» contro le compagnie straniere e che «agisce contro gli interessi di milioni di passeggeri obbligati ad utilizzare un aeroporto le cui infrastrutture sono incomplete». Così la Commissione chiede di ripartire in modo diverso il traffico, mantenendo ad esempio su Linate alcuni collegamenti delle compagnie straniere con i propri «hub». Una proposta assai difficile da accettare, si replica dall'Italia, perché equivarrebbe a «uccidere» Malpensa 2000 prima ancora che sia nata. [f. man.] Il commissario europeo Neil Kinnock mette in guardia il governo su Malpensa

Persone citate: Kinnock, Neil Kinnock, Prodi, Romano Prodi