«Faremo Gottardo e Frèjus» di Gian Carlo Fossi

«Faremo Gottardo e Frèjus» «Faremo Gottardo e Frèjus» La società dell'alta velocità: sono compatibili INTERVISTA IL MANAGER DI«TAV» F; ROMA ARE il Gottardo non significa non fare il Frejus». L'ing. Roberto Renon, amministratore delegato della Tav (la società 100% Fs protagonista del quadruplicamento veloce), getta acqua sul fuoco, giudicando infondate le reazioni esplose dopo la preferenza annunciata da Giancarlo Cimoli, amministratore delle Fs, per la realizzazione del valico italosvizzero del Gottardo, piuttosto che il raddoppio in galleria del valico italo-francese del Frejus. Perché infondate, se Cimoli ha detto chiaramente che le Fs intendono puntare sul valico del Gottardo? «Cimoli ha rappresentato il risultato di uno studio interno che mette in evidenza come la tratta del Gottardo sia quella che va a saturazione prima, ma non ha affatto escluso e, quindi, non è escluso che si faccia il Frejus. L'interpretazione data alle sue parole è forse comprensibile sul piano delle cose, ma è certamente eccessiva e non giustificata da reali intenzioni. Non a caso è e rimane nei programmi dei governi italiano e francese, che proprio di recente hanno riconfermato il loro impegno e finanziato gli studi di approfondimento tecnico sul tema. E' evidente che il ministro dei Trasporti Burlando è allineato su questa posizione». Quindi, lei come potrebbe definire con una battuta flash l'attuale momento per i collegamenti che interessano direttamente il Nord-Ovest? «Mi sento di dire che certamente non è una situazione drammatica. Mi sembra che il problema della Torino-Lione, come quello della Torino-Milano, siano inquadrati correttamente. Nella verifica parlamentare è stato ribadito che l'asse Est-Ovest è strategico. La Milano-Torino si farà: lo ha detto il ministro Burlando e lo confermiamo noi. E' nei nostri piani e nei nostri interessi. Stiamo lavorando per far includere la TorinoMilano nella conferenza dei servizi entro l'anno, quindi c'è una volontà espressa molto decisa in questo senso. E sono state già precisate due semitratte, la TorinoSanthià e la Novara-Milano, ma c'è una volontà politica di farla tutta». Permane, però, qualche remora? «E' stato messo in evidenza come la scarsità di risorse imponga una gradualità di realizzazione. Oltre a questo occorre trovare soluzioni progettuali adeguate per superare le forti resistenze di alcune aree geografiche, che vedono questa opera del Frejus non come qualcosa che porta benefici, ma che a loro porta solo danni». Si riferisce alla Val di Susa? «Sì, ma non solo. Anche alcune zone della trasversale padana, come quelle lombardo-venete, sollevano difficoltà e critiche, però con una differenza: da parte loro c'è la volontà di trovare sbocchi positivi». In Val di Susa, no? «Credo di no. In Val di Susa ci vuole un impegno molto energico degli enti locali, ai quali in definitiva spetta la gestione del territorio, mentre noi siamo promotori di iniziative infrastnitturali e dobbiamo necessariamente confrontarci e negoziare. Del resto, è il lavoro che abbiamo fatto e stiamo facendo su tutte le tratte del territorio nazionale dove il quadruplicamento veloce è in corso di realizzazione. Ad esempio, speriamo di concludere entro luglio la partita per la Milano-Napoli». Per U valico del Frejus, comunque, c'è anche la questione delle risorse? «La questione c'è e si affronterà al momento opportuno. Si tratta di un impegno finanziario rilevante. Non vorrei entrare in una. quantificazione, anche perché l'entità dipende dal numero dei chilometri di linea da realizzare in galleria. Siamo, però, nell'ordine di grandezza di qualche decina di migliaia di miliardi». L'aspetto finanziario gioca a favore della priorità del Gottardo? «L'elemento più importante, come ho accennato, è emerso dallo studio delle Fs: sotto il profilo ferroviario, il valico del Gottardo sarà il primo ad essere saturo. Peraltro non si può sottovalutare che per quel valico ci sono consistenti disponibilità economiche degli svizzeri e che con gli svizzeri è in corso di esame una possibile joint-venture per il trasporto delle merci. Oltretutto, la direttrice Gottardo significa aprire la strada da e per la Renania, il cuore ricco d'Europa, a cavallo tra Francia e Germania». Gian Carlo Fossi «Italia e Francia si sono impegnate Serve solo un po' di gradualità»

Persone citate: Burlando, Cimoli, Giancarlo Cimoli, Roberto Renon