«Immigrati e risparmiatori»
«Immigrati e risparmiatori» Inchiesta della Caritas sulle rimesse degli extracomunitari, Lecce è la provincia «più ricca» «Immigrati e risparmiatori» Mille miliardi ogni anno ai loro Paesi ROMA. Immigrazione ed economia. Un binomio all'attivo cresciuto in Italia di cinque volte e passato da 110 miliardi di lire del '91 ai 556 del '97, con un importo medio prò capite di 456 mila lire su un milione e 240 mila stranieri regolari. E questa è solo la parte ufficiale. Considerando le vie in nero, si supera un totale di mille miliardi. Sono le «rimesse», cioè i soldi che gli immigrati regolari presenti in Italia mandano nei Paesi d'origine. A fare i conti in tasca agli stranieri è la Caritas di Roma, anticipando alcuni dati del prossimo Dossier immigrazione '98. «Le rimesse - ha detto il direttore Gueiv no Di Torà - sono un esempio significativo: gli immigrati rappresentano una grande opportunità, per l'Italia e per i Paesi di origine, perché contribuiscono allo sviluppo di entrambi». Una massa di liquidi che nel mondo costituisce la seconda voce dopo i proventi del petrolio. E ciò grazie all'indole di risparmiatori che caratterizza gli stranieri. Un vero bottino proviene dal Centro-Sud col 20% in più di rimesse rispetto al '96, circa il doppio rispetto al 12,9% del Nord; volume stazionario nelle isole. Liguria, Friuli, Umbria e Puglia sono le regioni che hanno gonfiato di più le tasche. Lazio e Toscana sono il bacino più proficuo con rispettivamente 154 miliardi spediti dagli immigrati (27,3% del totale) e 111 miliardi. Le regioni del Centro registrano quasi 20 punti in più rispetto alla quota di pertinenza degli stranieri. D Nord partecipa col 35%: 91 miliardi partono dalla Lombardia (16,1%) e 31 dall'Emma Romagna. Al Sud spetta 1*11% e alle isole il 4,8%: 31 miliardi dalla Puglia, 21 dalla Sicilia e 13 dalla Campania. Va a Lecce il premio risparmio per i 4.094.000 lire di rimesse prò capite; seconda Sondrio (3.464.000) seguita da Firenze ed Erma (oltre due milioni), Belluno, Prato, Prosinone e Benevento. Roma con 696.000 lire prò capite supera Milano (375 mila). E' l'Asia a ricevere gran parte dei risparmi, col 40% delle rimesse; un quarto passa i confini per arrivare in Europa e un altro quarto in America; il 9% finisce in Africa. L'America Latina è nella fascia media mentre aree deboli (sotto le 200 mila lire) sono il Nord Africa e il subcontinente indiano. La situazione rimesse verso i Paesi non a sviluppo avanzato - secondo la Caritas - vede in testa le Filippine con 190 miliardi seguite da Marocco (37 miliardi) e Cina ( 15 miliardi). [Ansa]
Persone citate: Emma Romagna
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