Si dimette il consigliere di Aznar di Gian Antonio Orighi

Si dimette il consigliere di Aznar «Trattò con l'Età» Si dimette il consigliere di Aznar MADRID NOSTRO SERVIZIO L'ex premier socialista Felipe Gonzàlez ha accusato ieri il portavoce del governo Aznar, Miguel Angel Rodriguez, di mentire quando afferma di non aver mai voluto trattare con l'Età. Perché in realtà il governo cercò di negoziare con i terroristi per salvare il consigliere comunale popolare di Ermua, Miguel Angel Bianco, rapito e assassinato esattamente un anno fa dall'organizzazione indipendentista basca. Le reazioni non si sono fatte attendere: Rodriguez, potentissimo braccio destro del premier e suo amico personale da 11 anni, ha rassegnato poco dopo, ed a grande sorpresa, le dimissioni., Il callido «Lider Maximo» del socialismo spagnolo non poteva scegliere meglio la data delle sue rivelazioni ad alzo zero contro Rodriguez. Tutti i media ricordavano le impressionanti manifestazioni di massa in cui sei milioni di spagnoli scesero in ogni piazza del regno contro il sequestro e un'esecuzione che fece inorridire il mondo. «Nel momento di questo anniversario tristissimo, voglio dire al portavoce del governo che mente ed inganna gravemente i cittadini ha esordito da Bruxelles, ove partecipava ad un seminario dell'Internazionale Socialista, scuro in volto e sicurissimo di sé, Gonzàlez -. Voi, il governo Aznar, avete dialogato con l'Età e qualcuno visitò un dirigente "etarra" esattamente un anno fa, in un carcere francese. Per cui aspetto risposte alle seguenti domande: chi lo fece? per conto di chi e con quale finalità?». Le gravissime accuse dell'ex premier, alle 14, hanno costituito l'apertura dei notiziari radio e dei tg. Alle 14,30, dopo il consueto Consiglio dei ministri del venerdì, è comparso in sala stampa della Moncloa, il Palazzo Chigi madrileno, un Rodriguez visibilmente commosso. Con un annuncio bomba: «Comunico che, per ragioni personali e non politiche, mi sono dimesso da sottosegretario di Stato per la Comunicazione e da portavoce del governo». Rodriguez, 34 anni, giornalista con un passato comunista, al servizio di Aznar dall'87, burbero e polemicissimo, aveva le lacrime agli occhi. Ha detto: «Ci fu un'avvocato che, per ragioni umanitarie ed a titolo personale, visitò un dirigente dell'Età in Francia. Ma il governo era completamente estraneo». Una spiegazione che ha trovato ben pochi disposti a considerarla convincente. Gian Antonio Orighi

Luoghi citati: Bruxelles, Francia, Madrid