I SACERDOTI DEL RITARDO di Augusto Minzolini

I SACERDOTI DEL RITARDO I SACERDOTI DEL RITARDO E ROMA H sì, forse davvero siamo il Paese dei ritardi. E non solo per quanto riguarda gli orari dei treni o degli aerei. Arrivano in ritardo, ad esempio, le verifiche di governo, giocate sul tanto proclamato aut-aut accordo serio o elezioni: si svolgono puntualmente solo quando il rischio di andare alle urne non esiste più. E in ritardo arrivano anche le prese di posizione del Capo dello Stato sulla giustizia. Oscar Luigi Scalfaro ha impiegato, infatti, quattro.anni per dire che «l'avviso di garanzia» che provocò le dimissioni del governo Berlusconi «fu uno sbaglio» e per chiedere lo svolgimento del processo su quel «caso». Ha aspettato che si succedessero tre governi, che si svolgessero delle elezioni, che saltasse la Bicamerale e che il Cavaliere proclamasse una forsennata quanto disperata guerra di religione contro le procure di Milano e di Palermo. Ma poi, perché meravigliarsi? Il ritardo fa parte della natura stessa del nostro Paese. Da noi tutto avviene troppo tardi. Per giorni si è parlato di una verifica forte, verifica vera. Oppure, per ripetere un'espressione di ieri di Walter Veltroni, si è paventata l'alternativa: o svolta, o elezioni. Augusto Minzolini CONTINUA A PAG. 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Berlusconi, Oscar Luigi Scalfaro, Walter Veltroni

Luoghi citati: Milano, Palermo, Roma