LA TRISTE FAVOLA DI UNA CITTA' di Mario Deaglio

LA TRISTE FAVOLA DI UNA CITTA' LA TRISTE FAVOLA DI UNA CITTA' VERRANNO a Torino da ogni parte, in un futuro non molto distante. Ci verranno con un viaggio lungo e faticoso in un mondo in cui il viaggiare sarà invece breve e facile, per visitare i ruderi dell'archeologia industriale e i monumenti di un passato illustre. Passeggeranno tra gli stabilimenti abbandonati e i palazzi semideserti del centro storico mentre un cicerone illustrerà lo strano caso della prima capitale politica d'Italia, divenuta poi la sua straordinaria capitale industriale, ormai ridotta a piccola città piena di vecchi, un centro provinciale isolato e in declino in un'Europa che cresce. Non è un paradosso né una fantasia pessimistica. E' invece la conseguenza di quanto ha dichiarato mercoledì scorso, alla Conferenza Nazionale dei Trasporti, l'amministratore delegato delle Ferrovie, Giancarlo Cimoli: le Ferrovie puntano a un nuovo valico tra Italia e Svizzera, un Gottardo-bis, creando una piattaforma di trasporti integrata con «Malpensa 2000». Una mossa da maestro che, con un colpo solo e pochissime parole, dette quasi tra le righe in un'ampia relazione, affossa la Torino-Lione, declassa l'aeroporto di Caselle a scalo di quart'ordine, condanna all'isolamento la terza città italiana per produzione di reddito. E questo con buona pace delle assicura zioni date solennemente un paio di mesi fa dal presidente del Consiglio Prodi, in visita alla città, degli sforzi di sindaco, Re gione, Provincia, dei parlamen tari di tutte le forze politiche, il cui peso concreto, sull'unica decisione strategica che veramente conta per questa città, deve ritenersi pressoché nullo. Quella di Torino sta diven Mario Deaglio CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Giancarlo Cimoli

Luoghi citati: Europa, Italia, Svizzera, Torino