Ciprì e Maresco perdono i fondi? di Fulvia Caprara
Ciprì e Maresco perdono i fondi? Vilipendio alla religione: convocati dalla Procura di Roma per «Totò» Ciprì e Maresco perdono i fondi? A rischio i soldi statali per il film blasfemo ROMA. Ancora guai giudiziari per la coppia di cineasti siciliani Daniele Cipri e Franco Maresco: dopo l'ormai celebre divieto della Commissione di censura che impedì, nella scorsa primavera, l'uscita nelle sale del loro film «Totò che visse due volte» e dopo il successivo sdoganamento che ha reso possibile la distribuzione della pellicolla, sembrava proprio che il caso «Totò» fosse definitivamente chiuso. E invece non è così: i due autori, in questi giorni a Palermo, si sono visti recapitare un avviso della Procura della Repubblica di Roma con relativa convocazione. Sembra che l'inchiesta prenda spunto dalle numerose proteste avanzate da gruppi e associazioni di stampo cattolico durante il periodo in cui la pellicola è stata in programmazione. «Siamo stati invitati a presentarci - spiega al telefono il produttore e collaboratore di Cipri e Maresco, Rean Mazzone -, ma non conosciamo esattamente il motivo del provvedimento. Pensiamo che riguardi l'argomento del vilipendio della religione, ma sapremo essere più chiari solo dopo che avremo incontrato il magistrato». Insomma, una questione infinita quella di «Totò che visse due volte», che non smette di amareggiare i due autori e che ha anche un pesante riflesso concreto sulle loro esistenze: il divieto apposto alla pellicola ha già fatto scendere del trenta per cento l'entità del contributo del Fondo di garanzia, mentre le accuse riguardanti il carattere blasfemo del film bloccano l'erogazione del resto della cifra. In pratica se la pellicola viene effettivamente riconosciuta colpevole di vilipendio sarà molto difficile, se non impossibile, che riesca a ottenere i fondi statali. Tutto questo, fa notare Rean Mazzone, mentre il film continua a ricevere inviti dalle rassegne cinematografiche di tutto il mondo, da Tokyo a Chicago. Fulvia Caprara
Persone citate: Cipri, Ciprì, Daniele Cipri, Franco Maresco, Maresco, Rean Mazzone
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