Nel mirino anche in Francia

Nel mirino anche in Francia COCA-COLA Nel mirino anche in Francia PARIGI. Tempi duri per la Coca-Cola in Europa: dopo essere finita sotto inchiesta in Italia per sospette pratiche monopolistiche contro la Pepsi Cola, il colosso mondiale delle bibite in lattina viene accusato in Francia di vivere in una sorta di «paradiso fiscale». Secondo quanto scrive il settimanale satirico «Le Canard Enchaìné», sono «lattine d'oro» quelle che, senza saperlo, comprano i francesi quando vogliono bere una Coca-Cola. La Francia sarebbe infatti una sorta di paradiso fiscale per il colosso di Atlanta che da sei anni e «in piena legalità» non paga un centesimo di tasse sul 10 per cento dei suoi utili mondiali grazie a una serie di agevolazioni concesse dal governo francese. Dal 1990 ad oggi la Coca-Cola avrebbe così privato lo Stato francese di oltre 5 miliardi di franchi di entrate fiscali (quasi 1500 miliardi di lire), l'equivalente cioè del prezzo che la società americana dovrà sborsare per comprare la francese Orangina, se il governo darà il suo nullaosta.

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