Seni al silicone da 6 mila miliardi

Seni al silicone da 6 mila miliardi SALUTE Accordo negli Usa dopo anni di battaglia legale per 400 mila donne Seni al silicone da 6 mila miliardi Risarcimenti-record alle vittime delle protesi NEW YORK. Vincono dopo oltre 6 anni di battaglie legali le vittime delle protesi al silicone: le quattrocentomila donne che avevano intentato una causa collettiva contro la Dow Corning Corporation, famosa azienda produttrice delle discusse protesi, riceveranno infatti indennizzi per gravi danni alla salute pari a tre miliardi e duecento milioni di dollari (quasi seimila miliardi di lire). Secondo i termini dell'accordo, la casa di Auburn (Michigan) entrerà nel «Chapter 11», cioè in un'amministrazione controllata, per tre anni, al fine di assicurare la ristrutturazione della società. La Dow Corning sarà così in grado di pagare alle 400 mila vittime che nel '92 avevano sporto denuncia indennizzi pari a 31.000 dollari a testa per i danni alla salute sofferti, oltre a 25.000 dollari per il malfunzionamento dei seni al silicone e 5000 per la rimozione chirurgica delle protesi. Negli ultimi anni sempre più donne che si sono ammalate di cancro al seno e che hanno accusato gravi disturbi al sistema immunitario hanno finito per identificare le cause dei propri disturbi nelle protesi al silicone. E' partita così una crociata contro le società produttrici delle protesi. Alcune delle cause sono ancora in corso, ma la maggior parte si è conclusa prima di arrivare in tribunale. I tre miliardi e duecento milioni di dollari promessi dalla Dow Corning rappresentano una delle cifre più alte pagate in contenziosi riguardanti i seni al silicone. Nel '95 una simile causa collettiva contro la Baxter International, la Bristol-Myers Squibb Co. e la Minnesota Mining fr Manufacturing Corpo¬ ration, aveva portato al pagamento di 26.000 dollari- per ciascuna delle vittime. Secondo le stime, l'accordo preliminare firmato dalla Dow Corning costituisce il 20 per cento in più delle somme pagate dalla Baxter, dalla Bristol-Myers e dalla Minnesota Mining. Inoltre l'accordo firmato dalla Dow Corning permetterebbe alle parti lese di ricevere gli indennizzi più velocemente di un precedente accordo che prevedeva il pagamento di tre miliardi di dollari. Sempre secondo l'accordo preliminare, inoltre, le donne che desiderano andare avanti con la causa potranno farlo, ma gli eventuali danni sarebbero limitati. La Dow Corning, una «joint venture» della Dow Chemical Co. di Midland (Michigan) e della Corning Inc. di Corning (New York), è una azienda chimica in forte crescita, ma non sarebbe stata in grado, secondcf un portavoce, di far fronte al pagamento dei danni su base individuale di fronte alla possibilità di 19.000 cause legali. La società ha quindi optato per una situazione di amministrazione controllata. [Ansa] Carmen Di Pietro ebbe guai col silicone

Persone citate: Baxter, Carmen Di Pietro, Myers, Salute

Luoghi citati: Michigan, Minnesota, New York, Usa