Ulster, in forse l'incontro Blair-orangisti di F. Gal.

Ulster, in forse l'incontro Blair-orangisti Tensione alle stelle Ulster, in forse l'incontro Blair-orangisti LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Si aggrava la crisi nordirlandese. Mentre la provincia entrava ieri sera nella quarta notte di violenza, fra molotov, barricate, auto incendiate e attacchi alla polizia, una nuova tensione ha fatto capolino sul piano politico. L'incontro del primo ministro Blair con gli orangisti di Portadown, che avevano chiesto di discutere con lui l'assedio di Drumcree, prima è stato rinviato di un giorno - a oggi - e ora rischia di non svolgersi. A che servirebbe, essi domandano, quando il primo ministro ha già detto che il divieto alla parata lungo la cattolica Garvaghy Road «non si tocca»? La situazione, ammoniscono, potrebbe portare «a un confronto diretto fra l'Ordine d'Orange e le forze dell'ordine». L'orologio non si ferma, constatano: «E non c'è più molto tempo». Non è l'unica novità. Il ministro per il Nord Irlanda, Mo Mowlam, ha avvertito che la violenza di questi giorni potrebbe compromettere la liberazione dei terroristi incarcerati «se scopriremo un coinvolgimento degli schieramenti paramilitari che hanno aderito alla pace di Stormont». A irritare i protestanti dell'Ulster c'è stata anche, ieri, la decisione dell'Alta Corte di Belfast di autorizzare l'appello - sarà dibattuto oggi - con cui gli abitanti della cattolica Lower Ormeau Road contestano in tribunale la decisione della «Commissione per le Parate» di autorizzare la marcia orangista di lunedì mattina nella loro strada. Gli animi si surriscaldano, la pace appena conquistata sembra sempre più lontana. [f. gal.]

Luoghi citati: Belfast, Londra, Mo Mowlam, Nord Irlanda, Ulster