Sbocchi professionali dalle risorse culturali
Sbocchi professionali dalle risorse culturali Sbocchi professionali dalle risorse culturali LMANNO accedemico m 1998/99 vede l'attivazione anche del nuovo corso di laurea in Storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali. Oggi l'universo delle professioni (e il loro legame con la formazione e la ricerca applicate) è in movimento: vale allora la pena di riprecisare obiettivi e contenuti del progetto formativo. Il successo di una nuova iniziativa didattica è strettamente legato ai possibili sbocchi professionali. Il nuovo corso di laurea prende corpo dentro una Facoltà di Architettura, intende svilupparne alcune tematiche, introdurne altre. I diversi indirizzi (restauro, valutazione e gestione, tutela) dovrebbero rispettare alcuni principi: a) la cultura della progettazione, non solo perché il corso si colloca in una facoltà di Architettura e in un Politecnico, ma perché ogni intervento di conservazione, valorizzazione, gestione deve rispondere a un progetto nel senso più ampio del termine; b) l'approfondimento dei nessi, che proprio a Torino hanno trovato un fertile terreno di ricerca, tra storia e progetto, tra proget- to di restauro e valutazioni (anche qui nel senso più ampio del termine); c) la ricchezza dei quadri interpretativi messi a disposizione: le facoltà di Architettura hanno saputo costruire negli anni metodologie di indagine, ma anche di intervento assai diversificate (dalle cosiddette scienze umane alle chimiche più raffinate dei materiali), che trovano oggi conforto nel progetto interateneo per la formazione post laurea. La scelta di attivare un nuovo corso di laurea si colloca infatti anche all'interno di un programma interateneo che sarà attivato con l'Università degli Studi di Torino per la formazione superiore sulle risorse culturali e ambientali supportante dal sistema dei crediti. Questo quadro formativo ha come importante motivazione anche l'emergenza dei beni culturali che pare oggi essere avviata ad una reale gestione: il passaggio dalle denunzie agli atti che caratterizza il nostro presente. Per l'anno accademico 1998/99 la programmazione degli accessi alla Facoltà di Architettura prevede dunque i seguenti numeri di studenti (previo esame che si svolgerà il 5 settembre): corso di laurea in Architettura, sede di Torino (540); corso di laurea in Architettura, sede di Mondovì (130); corso di laurea in Storia e conservazione (120). La nuova diversificazione della facoltà tende a inserire meglio nel mondo del lavoro i laureati e i diplomi, a identificare i tempi reali del conseguimento del titolo di diploma e di laurea con i tempi legali di studio. (v. e). (segue da pagina 55) IL PRIVATO E' DI CASA semplici «punti» per ridefinire il peso dei corsi, bensì come strumenti per garantire la riutilizzabilità, anche parziale, della formazione ricevuta. La molteplicità dei progetti formativi, la loro personalizzazione e flessibilità introdurranno un elemento di diversificazione competitiva tra gli Atenei, abbattendo il tradizionale concetto di bacino di utenza in favore di una scelta consapevole dell'utente/studente basata bdl confronto trasparente delle offerte di ciascun Ateneo. Nella situazione attuale appare, dunque, sempre più evidente il forte livello di interdipendenza tra politiche economiche, sociali, di ricerca e formazione e la necessità di un loro adattamento continuo e flessibile. Il presente ed il futuro di una Università di eccellenza, per come noi la intendiamo, sarà sempre più governato da questi livelli di interdipendenza; aumenterà l'importanza della formazione che si acquisisce durante l'arco di tut- ta la propria vita professionale attraverso esperienze di conoscenza multiformi, non tutte fornite dalla scuola. Il nostro Ateneo è fortemente esposto in questa direzione di cui ha ben chiare tutte le opportunità ed anche i rischi che ne conseguono, nel momento in cui accetta la sfida della competizione sulla qualità, che è strettamente connessa con una piena e consapevole acquisizione di autonomia. Proprio per questo, il Politecnico intende attivare percorsi formativi di alto livello in grado di valorizzare le diverse qualità di preparazione degli allievi che accedono agli studi superiori, nonché le loro specifiche attitudini e determinazioni Riccardo Roscelli Metodologie di indagini e di intervento diversificate Nel corso è fondamentale la cultura della progettazione II prof. Riccardo Roscelli
Persone citate: Di Casa, Riccardo Roscelli
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