Notti di Jazz

Notti di Jazz Dal 9 al 16 luglio a Palazzo Reale si tiene la quarta edizione del Jvc Notti di Jazz CON compiaciuto understatement subalpino ci si accinge ad ospitare la quarta edizione torinese del Jvc Newport Jazz Festival. La manifestazione torna ad affiancare Torino a sedi come Newport, New York, l'Aia, Parigi e Roma. Prestigioso è anche, nel cuore barocco della città, il teatro principale degli eventi, la Piazzetta Reale rimessa a lucido per un affaire di respiro festoso e cosmopolita quali gli artisti che lo animeranno. L'attenta selezione del direttore artistico Sergio Ramella è rivolta al grande pubblico di appassionati, ma ce ne sarà anche per i gusti di solito marginali alle manifestazioni strettamente jazzistiche. Aprirà giovedì 9 Herbie Hancock con una nuova veste del seminale gruppo jazz-funk The Headtiunters. A conclusione di serata, le eleganti, crepuscolari emozioni della violinista Regina Carter. Venerdì 10 è per la voce e la chitarra di Joao Gilberto, considerato il miglior artista della musica brasiliana di tutti i tempi. Operando la più naturale delle inseminazioni, il samba sullo yankee beat, è stato il principale creatore della bossa nova e dei successivi incroci tra jazz, canzone d'autore latina e nordamericana. Degna «spalla», la sempre interessante Dlanne Reeves. Sabato 11 tocca al pianista par excellence Michel Petrucciani, accompagnato da un sestetto di provati solisti, che comprende gli italiani Flavio Borirò e Stefanelli Battista; a seguire, il menù di salsa, tropicale e caliente, dispensato dal gruppone (14 elementi) Cubanlsmo. Domenica 12 pausa il festival va in trasferta al Castello di Masino per una «festa jazz» che s'inizierà alle 17, mentre a Torino l'appuntamento è alle ore 23 ai Giardini per l'esibizione gratuita del Tenor Conclave. Lunedì 13 il trio newyorkese Medeski, Martin & Wood, che con l'ancora calda uscita Blue Note «Combustication» esplorano le ultime giungle del millennio tra suggessioni post-jazz, grooves urbani e nonchalance rock, e il quartetto del tenorìsta Steve Grossman, di scuola davisiana e chick-coreana. Martedì 14 George Benson, icona del chitarrismo e della canzone e maestro della seduzione del jazz verso le classifiche di vendita (e viceversa) e il trio del sassofonista veneziano Pietro Tonda. Mercoledì 15 l'atteso, inedito incontro tra Steve Winwood, Tito Puente e Artu¬ ro Sandoval in Latin Crosslngs, autentico crossover alla terza potenza; a seguire, i Rawbone dello stimolante altista Abraham Burton. La conclusione, il 16, è affidata a due formazioni guidate da altrettanti giganti del sax contralto: il quintetto di Jackie McLean e la Big Band di Phil Woods. Il calendario trova un ulteriore motivo di interesse nei concerti pomeridiani (dalle 18 alle 19,15) sul palco allestito ai Giardini Reali. E' uno «Spazio Giovani» dove «giovane» non è un appellativo rigidamente anagrafico ma comprende quei musicisti emergenti che le riviste definiscono TDWR (Talenti Meritevoli Di Affermazione). Giovedì 9 il gruppo di Max Carlefii, venerdì 10 il cantautore francese Jean Yves Mestre, sabato 11 i locai acid-heroes Primitivo, lunedì 13 il quartetto di Alessandro MinettO, martedì 14 il Brad Mehldau Trio, mercoledì 15 Darlo Lombardo & The Blues Gang, giovedì 16 gli Avorio. Qui sopra Regina Carter, «spalla» di prestigio per Herbie Hancock la serata inaugurale di giovedì 9 luglio: è in concerto gratuito alle 23 ai Giardini Reali, mentre Hancock (nella foto grande qui a fianco), alla guida del suo gruppo Headhunters, sarà di scena alle 21,15 sul palco della Piazzetta Reale

Luoghi citati: Aia, New York, Parigi, Roma, Torino