Templi, chiese, moschee

Templi, chiese, moschee SOTTO LA PROTEZIONE DELL'UNESCO Templi, chiese, moschee Le diversità religiose «patrimonio dell umanità» SONO molti i beni religiosi inclusi nella Lista del patrimonio mondiale compilata fi dall'Unesco. Diversi per di- ì mensione, da una cappella lignea medievale isolata in Norvegia, alla grande città santa del Vaticano nel cuore di una metropoli. Diversi per religione: cristiana, islamica, di pochi adepti o persino non più praticata. Com'è possibile comprendere i valori che questi monumenti o questi siti portano con loro? Dobbiamo, da un lato, accontentarci degli aspetti estetici, dall'altro sforzarci di attingere a tutta la documentazione possibile per meglio conoscere il monumento. Ma soprattutto non dobbiamo pretendere di decifrare un luogo santo con i parametri della nostra religione o delle nostre convinzioni spirituali. E anche quando ci soffermiamo sulle qualità artistiche non possiamo dimenticare l'atteggiamento diverso che in proposito le varie religioni hanno assunto, perché quasi tutte si sono interrogate sulla compatibilità tra arte e fede. Solo un equilibrio tra le diverse culture religiose, e il riconoscimento della diversità come valore di civiltà, cancellerà gli atteggiamenti che tanti guasti hanno causato nel corso dei secoli. Il senso di predominio che ha guidato sin qui la storia dell'uomo ha causato la distruzione di numerosi monumenti religiosi appartenenti a culti antichi di popolazioni sottomesse da nuovi invasori, o ii ha adattati a nuovi bisogni. E' così che l'antica chiesa bizantina di Santa Sofia di Istanbul divenne mo- schea; la prima moschea di Delhi fu costruita al posto di lui tempio indù; il tempio egiziano di Luxor divenne chiesa così come il Pantheon a Roma. Quante chiese cristiane furono erette dove sorgevano i templi pagani? Su questo terreno specifico l'Unesco è impegnata in un lavoro che va oltre l'intervento di protezione e anche oltre l'impegno nel campo dell'informazione. E' necessario costruire ima sensibilità particolare, aperta a tal punto da essere in grado di accogliere con modestia tutte le credenze diverse e nel contempo orgogliosa delle opere millenarie che gli artigiani e gli artisti hanno, ognuno nella sua particolarità spirituale, saputo realizzare e che oggi ci trasmettono emozioni estetiche e spirituali che vanno oltre le nostre convinzioni. Con questo spirito il comitato dell'Unesco ha inserito nella Usta la Grande Moschea di Divrigi e l'annesso ospedale, creato nell'Anatolia orientale dall'architetto Khurramshad d'Ahlat su incarico dell'emiro turco Ahmet Shan nel 1228-1229. Oppure il monastero di Stedenica fondato nel 1183 dal principe serbo Stefan Nemanja, superbamente decorato con affreschi e ornato di statue marmoree dagli artisti della cristianità medievale. O ancora l'abbazia cistercense di Fontenay nel Nord della Borgogna, fondata nel 1119 da Bernardo di Chiaravalle dalla chiesa di proporzioni perfette e testimone di una austerità che bandiva pittura e scultura per evitare dai muri nudi ogni motivo di distrazione. Né in queste segnalazioni esemplificative possiamo dimenticare la cattedrale di Santa Maria e la chiesa di San Michele di Hildesheim, la città moschea di Bagerhat, le missioni gesuite del Sud America e il convento di San Gallo. Quest'ultimo fu fondato nella Valle dello Steinach - dove il monaco irlandese Gallus si era ritirato nel VII secolo per vivere in eremitaggio - dall'abate Otmar nel 747. La comunità benedettina divenne nel IX e X secolo mio dei più prestigiosi centri della cultura occidentale, noto in tutto il mondo della cristianità per le scuole di canto e di miniatura, ma soprattutto per il suo laboratorio di monaci amanuensi. Ricostruita nel momento del suo massimo splendore nel IX secolo con l'abate Gozbert divenne un gioiello dell'innovativa architettura carolingia. Di quei tempi restano preziose testimonianze nelle fondazioni e in alcuni elementi architettonici, mentre l'abbazia che oggi ammiriamo fu ricostruita tra il XVI e il XVII secolo con una cattedrale e una biblioteca in bello stile barocco. Lo stile barocco contraddistingue le missioni gesuite eli Argentina (S. Ignacio Mini, Santa Ana, Nuestra Senora de Loreto e Santa Maria la Mayor) e Brasile (Sào Miguel de Missoes) raccolte intorno a una grande piazza che riunisce la chiesa, le residenze dei religiosi, il collegio, le case degli indios e il cimitero. La città moschea di Bagerhat in Bangladesh fu fondata non lontana dal Golfo del Bengala ■§ . §p nei territori meridionali del più grande delta del , mondo. Le rovine §1P^ dell'antica Khalifatabad, nome originario di questo sito voluto dal generale Ulug Khan Jahan nel XV secolo, sono spettacolari, comprendendo palazzi, ponti, mausolei, enormi cisterne d'acqua, monumenti e moschee in un connubio tra la cultura del Bengala musulmano e lo stile imperiale di Delhi. Celebre la moschea di Shait Gumbad con 77 cupole e mia sala di preghiera a sette navate. Hildesheim mostra due edifici fondamentali della storia dell'arte religiosa del Sacro Romano Impero in epoca romanica. La cattedrale di Santa Maria fondata nel X secolo e ricostruita nell'XI raccoglie importanti opere d'arte tra cui le porte bronzee con episodi della Genesi e della vita di Cristo e una colonna bronzea illustrata da scene del Nuovo Testamento, commissionate dal santo vescovo Berward (933-1022), principale consigliere imperiale di Ottone III. A lui si deve l'antica chiesa abbaziale di Saint-Michel (XI-XII secolo), capolavoro dell'architettura tedesca ottomana nella cui cripta è sepolto. Si potrebbe continuare a lungo, ma questi esempi sono sufficienti a far comprendere la vastità di una eredità culturale che va ben oltre le religioni che l'hanno voluta e creata e rafforzano ancor più il concetto di patrimonio mondiale dell'umanità che è alla base dell'iniziativa dell'Unesco. Walter Giuliano Dall'Egitto a Nuova Delhi, dal Pantheon di Roma all'abbazia di Fontenay Tutela e informazione per conservare testimonianze millenarie di fedi diverse Da sinistra: Egitto, il tempio Ramesseum a Luxor, dove si celebrava il culto del dio Ammon. A Roma l'imponente cupola del Pantheon, già tempio pagano dedicato a tutti gli dei. E la moschea di Santa Sofia (già chiesa bizantina), a Istanbul (Turchia). mmm Dall'Egitto a Nuova Delhi, dal Pantheon di Roma all'abbazia di Fontenay Tutela e informazione per conservare testimonianze millenarie di fedi diverse *5S SONO molti i beni religiosi inclusi nella Lista del patrimonio mondiale compilata fi all'Unesco. Diversi per di- ì mensione, da una cappella linea medievale isolata in Noregia, alla grande città santa del Vaticano nel cuore di una metropoli. Diversi per religione: criDa sinistra: Egitto, il tempio Ramesseum a Luxor, dove si celebrava il culto del dio Ammon. A Roma l'imponente cupola del Pantheon, già tempio pagano dedicato a tutti gli dei. E la moschea di Santa Sofia (già chiesa bizantina), a Istanbul (Turchia). «(>-■' ggp? ■§ . §p nei territori meridionali del più grande delta del , mondo. Le rovine §1P^ dell'antica Khalifatabad, nome originario di questo sito voluto dal generale Ulug Khan Jahan nel XV secolo, sono spettacolari, comprendendo palazzi, ponti, mausolei, enormi cisterne

Persone citate: Cristo, Gallus, Mayor, Stefan Nemanja, Ulug Khan, Walter Giuliano