Hakkinen: «Ferrari, non ti temo»

Hakkinen: «Ferrari, non ti temo» Alla vigilia delle prove del GP d'Inghilterra, il finlandese sicuro che la McLaren sia ancora superiore alle rosse Hakkinen: «Ferrari, non ti temo» «E a Silverstone rimetterò le cose a posto» I/ayvocato Agnelli, che s'intende di calciatori e piloti, aveva rivelato il 26 ottobre del '96, in una intervista al Tgl, di essere un simpatizzante di Mika Hakkinen. Dopo aver confermato per l'ennesima volta di avere Schumacher nel cuore («E' certamente il miglior pilota del mondo al momento»), come aveva Platini, il presidente d'onore della Fiat, rispondendo a una domanda, si era sbilanciato anche per il finlandese: «Villeneuve è bravissimo - aveva dichiarato - ma a prescindere da quello... la scuderia Ferrari è a posto, siamo in ordine come siamo. A me personalmente un pilota che piace, al di fuori di ogni possibilità di ingaggio, è Hakkinen». A un anno e mezzo di distanza il driver della McLaren, che aveva già fatto intravedere grandi possibilità al suo esordio con la Lotus nel 1991, mai concretizzate anche per sfortuna, è il leader del mondiale di Formula 1 e l'uomo da battere, con quattro vittorie all'attivo dall'inizio di stagione. Sei punti di vantaggio su Schumacher, ed erano 22 dopo il Gran Premio di Montecarlo, distacco che il tedesco ha prodigiosamente recuperato con i successi in Canada e Francia. Hakkiren, tipo schivo, di poche parole (e poi le soppesa sempre a lungo prima di parlare) è uno dei corridori più stimati del circus dei motori. A parte la sua abilità di guida, è anche molto corretto in pista - ma questo non significa che sia arrendevole - e vanta buoni rapporti quasi con tutti i colleghi. L'unico che non nasconde una stizzosa rivalità nei confronti del pilota della McLaren è il suo connazionale Mika Salo - evidenti questioni campanilistiche - mentre il suo compagno di squadra Coulthard non lo ama ma ne riconosce le capacità. Un ragazzo che viene dalla gavetta automobilistica, cioè dai kart. Sempre determinato, deciso. Da giovane era già fortissimo, tanto che, emigrato in Germania, venne subito adocchiato dall'ex campione del mondo Keke Rosberg, passato al ruolo di manager e imprenditore. Sotto le cure dell'esperto finnico-svedese, dopo aver vinto il campionato britannico di F3, Hakkinen è passato alla FI, chiamato dalla Lotus, scuderia in declino e agonizzante. Ma Mika ha avuto lo stesso il modo di mettersi in evidenza. E la McLaren lo ha chiamato alla fine del '93 per sostituire il licenziato Michael Andretti, accanto a Senna. La storia poi è nota: il brasiliano alla Williams per affrontare il suo tragico destino e il finlandese responsabilizzato al massimo in un team che voleva tornare a vincere. Nel novembre del 1995 ad Ade¬ laide, Hakkinen ha un incidente terribile in prova. Va in coma, rischia la vita, si pensa che la sua carriera sua finita. Invece Mika ha un recupero impensabile. Si presenta al via del campionato '96 e nel 1997 vince la sua prima gara, nella giornata di Schumacher-Villeneuve a Jerez. «Una giornata per me allo stesso tempo esaltante e mortificante racconta Hakkinen -. Tutti dissero che il canadese mi aveva fatto vincere. E lo stesso è capitato quando mi sono imposto a Melbourne all'inizio della stagione, perché la mia squadra ha ritenuto di premiarmi nei confronti di Coulthard: ero stato più veloce ma avevo avuto problemi ai box durante i rifornimenti. Mi sono liberato veramente dagli incubi solo quando sono arrivato primo, ancora, in Brasile e Argentina. Una volta non dormivo di notte aspettando il successo. Ora corro più sciolto». Anche con Schumacher alle costole? «Il pilota della Ferrari è un osso duro, lo sappiamo. Questo però non significa che io debba averne paura. Lo rispetto, questo è giusto. Ma ho anche la convinzione di poter andare più forte, di essere in grado di battere il tedesco». Ma la Ferrari è in recupero... «Lo abbiamo visto. Per questo non dobbiamo perdere la calma. La McLaren ha ancora qualche vantaggio e noi piloti cercheremo di fare la differenza. Basta lavorare come si è fatto sinora». C'è anche il problema dell'affidabilità delle vostre vetture. Sinora quattro ritiri... «Per fortuna, relativamente parlando, si è trattato sempre di problemi diversi. La vettura è sana. Capita nelle corse che si rompa qualcosa, si va sempre al limite. Non sono sorpreso dai progressi della Ferrari. Anzi sarebbe stato strano il contrario. Arriveremo a fine campionato in una situazione di equilibrio. Ma onestamente sarei deluso se la squadra italiana dovesse superarci nelle prestazioni. Ho molta fiducia nel nostro team». E domenica c'è Silverstone. «Appunto. L'occasione buona per ristabilire le distanze. E se vincerò non sarà solo perché ho la migliore auto sotto il sedere». Schumi è avvertito. Forse per questo ieri era a Fiorano a fare prove di partenza... Cristiano Chiavegato «Schumacher è forte ma ciò non significa che io abbia paura: so che posso batterlo» «Il Cavallino recupera? Non mi sorprende ma sarei deluso se vincessero il titolo» 28 settembre '68 Nato 3 gennaio '69 Helsinki (Fin) A Huerth-Hermuelheim (Ger) Rto di Monaco Residence in Sviziera in 1,79 Altezxa m 1,74 kg 70! Peso kg 74,5 Erja | Conjugate con Corinno Figli 1 (Gina Maria) Sci, nuoto, tennis Sport preterit! Calcio, ciclismo M. Jackson, R Collins Cantante preterite M. Jackson, I Turner Coca Cola Bevanda prefcrita Succo di mela Salmone Cibo preterite Cibi italiani Camp, finlnndese kart '81 Primo sutcesso Camp, tedesco jr. kart '84 1991 (Lotus Judd) Esordio in Fl 1991 (Jordan Ford) 1997 Estoril Prima vittorin in Fl 1992 a Spa 5 G.P.vinti 30 104 | G.R corsi 109 Titoli mondial! vinti 2 20 miliardi Gucdagni annui 130 miliardi Mika HAKKINEN Michael SCHUMACHER