Ma l'Onu ha paura

Ma l'Onu ha paura Ma l'Onu ha paura La vittoria croata può creare guai in Bosnia VTTTEL. «Kofi BIUC | naldo vincerà il titolo di capocannoniere, noi quello di campioni del mondo». Dalla sede del ritiro croato, Davor Suker tenta di stemperare la tensione della vigilia di una sfida storica per la sua Nazionale. «Vogliamo giocarcela fino in fondo - dice -. La Francia è la padrona di casa, ma da prima che cominciasse il Mondiale c'erano alcune squadre che pensavano dibatterla. La Croazia è fra queste. Noi abbiamo poco da perdere e molto da guadagnare». La squadra di Blazevic è la sorpresa del Mondiale. Eppure c'è chi la critica: «Contro la Germania ha avuto una fortuna incredibile - dice Bora Milutinovic, ex citi della Nigeria hanno subito la pressione dei tedeschi nel primo tempo e poi hanno trovato la vittoria con due tiri da 25 metri. E non parlo così perché sono serbo. Sono anche amico di Blazevic, con il quale ho anche giocato. Ma quando in questi giorni apro il giornale e vedo chi parla, cambio pagina. Lo sfoggio di nazionalismo non mi sorprende, sono croati». Un'eventuale vittoria della Croazia è vista addirittura con timore dall'Onu. Il personale dell'Alto commissariato delle Nazioni unite non esclude che le eventuali manifestazioni di giubilo dei croati residenti in Bosnia si trasformino in una caccia al musulmano. Incidenti c'erano già stati dopo la vittoria sulla Germania. Comunque vada, in Croazia l'avventura della Nazionale è vissuta come un avvenimento che va al di là del fatto sportivo. I giornali locali parlano di sogno e di miracolo. 11 quotidiano «Vjesnik» ha analizzato con stupore le possibilità del calcio: «Per la promozione di un giovane Stato vale più una rete segnata da Suker che migliaia di giovani vite cadute nella guerra patriottica. I francesi sono così boriosi che non sapevano neppure dove fosse la Croazia e continuavano a chiamarla Jugoslavia. Lunedì invece tutti i giornali francesi hanno pubblicato la cartina e tutte le informazioni sulla nostra patria. La televisione francese ha trasmesso la storia della nascita sanguinosa del nostro giovane Stato. Il nostro ministro degli Esteri potrebbe stare mesi a Parigi senza ottenere l'effetto avuto dai nostri giocatori». [g.l. m.]

Persone citate: Blazevic, Bora Milutinovic, Davor Suker, Suker