L'irresponsabilità andò al potere

L'irresponsabilità andò al potere L'irresponsabilità andò al potere ADESSO si fa presto a dire cult. Per noi battezzati da Bandiera gialla, il primo micidiale successo di Gianni Boncompagni realizzato «con la complicità di Renzo Arbore», in cui venivano presentate e votate le canzoni dell'Era beat, Alto gradimento fu il secondo shock. Era l'irresponsabilità al potere. Ma fu anche il primo caso di «esclusività di massa». In cui la goliardia, persa la sua partita storica nell'università di massa, si prendeva la rivincita fuori, diventava patrimonio diffuso, si diffondeva in cerchie sempre più ampie, implicava riconoscimenti, strizzate d'occhio, ripetizioni, agnizioni, nonsense, si trasformava in una serie di tic verbali collettivi immediatamente riconoscibili, e puntualmente riconosciuti da tutti gli altri iscritti informalmente al club. In tempi politicamente truci, qualcuno poteva illudersi di considerare Alto gradimento come un colpo d'ala dello schema «una risata vi seppellirà». In realtà era una boccata I d'aria di avanspettacolo solo I lievemente teppistico, un la¬ sciateci divertire che dal punto di vista politico era ontologicamente poco «corretto» (allora tutto doveva essere «corretto»). Arbore e Boncompagni dettavano invece una linea alternativa: pieno disimpegno, perfetto disincanto, innocua provocazione parolaia. Non si spiegherebbe, altrimenti, la presenza tormentante deDo studente Verzo, leader dell'ala approssimativa: «Starno a fà un sittìn paa libberazzione sessuale dei regazzini daa Angola»: alla faccia delle emancipazioni, delle lotte, degli ismi. Un po' per celia e un po' per non morir, veniva spiegato così al Paese, alla società italiana, ai militanti e agli individualisti, che c'era un altro mondo, al di là dei movimenti e della politica, in cui le ideologie, ben prima di crollare, non erano nemmeno cominciate. E in questo senso la commedia dell'arte allestita giorno per giorno dalla coppia diabolica Renzo & Gianni non era solo un appuntamento inqualificabilmente qualunquista: era, a pensarci, un antidoto. Edmondo Berselli Bili |

Persone citate: Arbore, Bandiera, Boncompagni, Edmondo Berselli Bili, Gianni Boncompagni, Renzo Arbore