Da Burlando uno stop agli scioperi di Gian Carlo Fossi

Da Burlando uno stop agli scioperi Il ministro: per il Paese è in gioco una questione fondamentale di sviluppo Da Burlando uno stop agli scioperi Cofferati: patti sulle regole ROMA. Secco altolà agli scioperi nei trasporti del ministro Claudio Burlando nel suo intervento alla Conferenza nazionale dei trasporti. «Attenzione - avverte il ministro - in un momento come questo la difesa delle singole posizioni va messa da parte e va trovata un'intesa. Nei trasporti il Paese si gioca una questione fondamentale di sviluppo». Un messaggio duro, rivolto ad aziende e lavoratori coinvolti in vertenze rese più aspre da una raffica di scioperi che minaccia le vacanze degli italiani e di milioni di turisti stranieri in arrivo. Treni, aerei, traghetti sono a rischio fino alla fine del mese, mentre per fortuna la revoca del black-out dei benzinai da parte di tre organizzazioni su quattro ha evitato quasi completamente gravi disagi agli automobilisti sull'intero territorio nazionale, comprese le autostrade. FaùbConfesercenti, Fegica Cisl e Anisa confermano 1'«apertura di credito» nei confronti del governo e delle società petrolifere e sollecitano una rapida soluzione della controversia. La Confcommercio, invece, difende la scelta dell'affiliata Federazione dei gestori (Figisc) di confermare la chiusura delle pompe dalle 19,30 di ieri alle 7 di sabato, sostenendo che il continuo rinvio di decisioni «sta introducendo nel mercato nuovi elementi di instabilità e di rischio a danno sia degli operatori che degli utenti». Nelle vertenze, suggerisce Burlando, occorre fare un salto di qualità. «Aziende e lavoratori - afferma - debbono cambiare i loro rapporti interni sulla base dei grandi mutamenti che sta portando la liberahzzazione dei vari segmenti del trasporto. Le aziende non si governano senza il consenso dei lavoratori. Per questo è indispensabile un accordo di largo profilo tra il management e i dipendenti diretto a valorizzare il lavoro». Il ministro aggiunge: «Nei settori del trasporto, in cui il processo di ristrutturazione è avvenuto con il consenso, gli scioperi non ci sono più come ad esempio nei porti e in Alitalia. Invece agitazioni vengono proclamate laddove ci sono ancora conflitti». Per il superamento della permanente tensione nei trasporti lanciano messaggi significativi anche i segretari generali della Cgil Sergio Cofferati e della Uil Pietro Larizza. «La condizione preliminare per combattere gb scioperi selvaggi - osserva Cofferati - è la definizione di un patto delle regole che parta dalla soluzione del problema della rappresentanza sindacale. E' evidente che non è più accettabile chi ricatta la società in modo violento contro altri lavoratori o cittadini». Il leader della Cgil sottolinea, poi, l'esigenza di chiudere tutte le controversie nei trasporti prima della scadenza del Giubileo: «Altrimenti la situazioone in vista dell'Anno Santo sarà ingestibile». Non meno ferma la posizione di Larizza: «Nei trasporti quello che non si fa per convinzione va fatto per legge; non per impedire lo sciopero, ma per legare la sua attuazione al consenso preventivo maggioritario dei lavoratori che operano nell'azienda o nell'unità produttiva». E si deve puntare, secondo il leader della Uil, ad un solo contratto con tutti i profili professionali ed una gestione delle vertenze unitaria, complessiva, partecipata da tutti gli addetti all'unità produttiva o all'azienda. Gian Carlo Fossi Per la Cgil è necessario chiudere le controversie prima del Giubileo o la situazione sarà ingestibile Nella foto grande, il ministro dei Trasporti Claudio Burlando Qui a fianco, Sergio Cofferati segretario della Cgil

Persone citate: Burlando, Claudio Burlando, Cofferati, Larizza, Pietro Larizza, Sergio Cofferati, Treni

Luoghi citati: Roma