Alla General Motors nuovi tagli

Alla General Motors nuovi tagli MOTORI Sarebbero 50 mila Alla General Motors nuovi tagli NEW YORK. La General Motors potrebbe essere costretta a tagliare oltre 50 mila posti di lavoro per mantenere livelli competitivi. L'annuncio è stato dato da fonti vicine alla casa di Detroit (Michigan). La drastica riduzione (pari al 22% della forza lavoro) sarebbe necessaria nonostante l'azienda abbia già tagliato 64.000 posti dal '92. Se i tagli fossero effettuati il numero degli operai Gm, che nell'85 erano 435.000, scenderebbe a 174.000. La riduzione di personale degli ultimi anni era stata provocata del calo della fetta di mercato e aveva portato la casa automobilistica a perdere il primato di primo datore di lavoro Usa (superata dalla catena di supermercati Wal-Mart). I tagli all'organico sono alla base dell'attuale contenzioso tra la General Motors e il sindacato (la potente United Auto Workers). La Gm vorrebbe infatti eliminare posti di lavoro attraverso un blocco delle assunzioni (la casa auto è già riuscita a tagliare 22.000 posti in questo modo dal '95). Secondo gli analisti, la Gm sta ricevendo enormi pressioni da Wall Street e dai grandi investitori per eliminare posti di lavoro. Lo sciopero, giunto ieri al trentatreesimo giorno, ha finora causato lo stallo di 172.000 operai, nonché la chiusura di 26 delle 29 fabbriche di assemblaggio negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, e oltre 100 di produzione componenti nel Nord America e a Singapore, bloccando così completamente la produzione nordamericana di veicoli. Secondo la Gm, dal '96 la casa auto avrebbe perso 2,87 miliardi di dollari a causa di scioperi imposti dal sindacato Uaw.

Luoghi citati: Canada, Messico, Michigan, New York, Nord America, Singapore, Stati Uniti, Usa