Morte sfiorata nell'incubatrice

Morte sfiorata nell'incubatrice Roma, il Policlinico Umberto I finisce di nuovo sotto accusa Morte sfiorata nell'incubatrice Diventa un forno, in salvo il neonato ROMA DALLA REDAZIONE Si è sfiorata la tragedia al Policlinico Umberto I di Roma. La temperatura di un'incubatrice, con un neonato all'interno, ha cominciato a salire fino a raggiungere i 45 gradi. Solo il tempestivo intervento delle infermiere ha evitato il peggio. Il fatto, accaduto qualche giorno fa, è stato reso noto a Radio Capital da Corrado Stillo, responsabile per il Lazio del Tribunale dei diritti del malato. L'associazione aveva ricevuto una lettera di denuncia firmata dal primario del reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico, il professor Giovanni Bucci. Ed è stato lo stesso Bucci a spiegare: «Le incubatrici, ormai, sono macchinari elettromedicali sofisticati, la cui manutenzione può essere affidata soltanto alle ditte produttrici o, comunque, a ditte autorizzate». Ma, stando alle dichiarazioni rese dal primario, così non avveniva nel mastodontico complesso ospedaliero, sempre più nell'occhio del ciclone. L'ufficio tecnico del Policlinico, a quanto pare, per risparmiare, affidava la manutenzione di queste delicate apparecchiature ad alcuni artigiani. Risultato: la temperatura di una delle incubatrici, che era appena tornata da una revisione, ha cominciato, improvvisamente, a salire. «Per fortuna ha concluso Bucci - ce ne siamo accorti subito e al neonato non è successo niente. Comunque, dopo la mia denuncia, il problema è stato risolto». «Dapprima abbiamo accolto con incredulità la notizia - ha commentato Corrado Stillo -, poi abbiamo mandato una nota agli uffici competenti che hanno provveduto a far sì che la manutenzione venisse effettuata da personale davvero competente. Rimane, comunque, la gravità del pericolo corso: un'altra dimostrazione - ha aggiunto - di quanto sia grave la questione sicurezza in questo e in altri ospedali italiani». Del resto, proprio la sicurezza e l'accesso alle strutture sanitarie erano stati i temi del convegno che il Tribunale dei diritti del malato aveva tenuto a Roma il 13 e il 14 giugno scorsi. Ieri sera, l'amministratore straordinario e custode giudiziario del sequestro del Policlinico, Riccardo Fatarella, ha convocato tutti i rappresentanti dei cittadini che si occupano della Sanità e dei suoi problemi. «Ci ha chiesto di aiutarlo - ha annunciato Stillo - a fare in modo che i guai dell'ospedale, dei quali nessuno può dirsi totalmente innocente, possano essere al più presto superati». Il Tribunale del malato ha quindi fatto appello a tutti i primari che lavorano all'Umberto I, invitandoli a seguire l'esempio di Bucci, segnalando le carenze e le disfunzioni che affliggono i vari reparti. E ha anche invitato i cittadini interessati «a riappropriarsi dell'ospedale» nel corso di un incontro, previsto per oggi, al Policlinico, in cui si discuterà la situazione di degrado.

Persone citate: Bucci, Giovanni Bucci, Riccardo Fatarella, Umberto I

Luoghi citati: Lazio, Roma