Un esercito attacca l'America: le termiti

Un esercito attacca l'America: le termiti ti, CASO IL NEMICO VENUTO DALL'ASIA I danni alle proprietà immobiliari ammontano a migliaia di miliardi, nulla riesce a fermarle Un esercito attacca l'America: le termiti Gli insetti stanno divorando tutto il Sud del Paese WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Le sedie non c'erano più. Eravamo andati nel seminterrato a prendere le sedie di legno pieghevoli da portare in terrazzo. Trovammo l'armadio a muro mangiato a metà. E delle sedie era rimasto solo qualche legnetto mangiucchiato. Non era più possibile negare l'evidenza: anche casa nostra, nel cuore della capitale, era stata colonizzata da un piccolo esercito delle più micidiali termiti le termiti di Formosa, l'insetto venuto mezzo secolo fa dal Mar Cinese e che oggi sta letteralmente mangiandosi l'America. Tutta la parte meridionale degli Stati Uniti, dalla California alla Virginia, è ormai infestata da questo temibilissimo insetto: la termite di Formosa è di gran lunga la più aggressiva e vorace della specie (ne esistono circa duemila tipi). Secondo la rivista Time è in grado di divorare un asse di legno nove volte più in fretta delle sue «cugine». Ed è molto più promiscua delle altre: in una colonia ne possono vivere fino a dieci milioni. L'epicentro dell'offensiva delle termiti di Formosa è New Orleans, una città che ha subito più danni da questo piccolo insetto che da tutti i tornado e altri disastri naturali degli ultimi anni. Il quartiere francese è in assoluto il luogo più infestato del mondo: i tetti crollano, le case si accartocciano, intere strade cadono a pezzi. La chiesa di Saint Patrick, una struttura neogotica del 1838, luogo-simbolo della città, fu incendiata durante la Guerra civile, devastata da un ciclone nel 1915 e di nuovo dall'uragano Betsy nel 1965. «Ma i danni di allora non sono nemmeno paragonabili a quelli inflitti alla chiesa dalle termiti di Formosa», scriveva qualche giorno fa il Times-Picayune, quotidiano di New Orleans, che ha appena pubblicato un'inchiesta in tre parti sul flagello che ha colpito la città. Da New Orleans l'attacco si è esteso rapidamente a tutto il Sud del Paese. L'armata scricchiolante continua a proliferare. E le bestioline avanzano implacabili divorandosi case, negozi, uffici. Hanno marciato sulla Louisiana, sulla Florida, sul Texas, sull'Arizona, sull'Alabama, sulle due Carolina, sulla Virginia. E adesso si spingono sempre più verso Nord, in cerca di travi sane in cui affondare le loro tenagliette. I danni alle proprietà immobiliari sarebbero già più di un miliardo di dollari, 1800 miliardi di lire. Gli entomologi dicono che la termite di Formosa arrivò negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale a bordo di navi militari che riportavano materiale bellico dall'Estremo Oriente. All'epoca nessuno ci fece molto caso. Non sembravano diverse dalle altre termiti. I potenti pesticidi in uso in quegli anni avrebbero risolto il problema. Ma la termite di Formosa non era come le altre. I pesticidi riuscivano a fiaccarla, a rallentarne la diffusione, ma non a ucciderla. In più, dimostrò di avere una straordinaria capacità di adattamento, un forte istinto di sopravvivenza - sbriciola legno da 200 milioni di anni - e grande talento organizzativo. Le colonie di termiti di Formosa sono a quanto pare dei veri modelli di efficienza, muniti di sofisticati sistemi di autodifesa. Per cui dagli Anni Cinquanta agli Anni Settanta impararono a evitare le aree più contaminate dai pesticidi (in particolare il potentissimo «chlordane», a base di acido dorico). E nell'ombra, questi minuscoli insetti dalla corazza lattiginosa affilarono pazientemente le loro piccole tenaglie in attesa di giorni migliori. Quei giorni vennero alla fine degli Anni Ottanta, quando la Environmental Protection Agency (Epa) - il ministero dell'Ambiente americano - mise al bando una serie di pesticidi considerati eccessivamente tossici, tra cui appunto quelli che avevano tenuto sotto controllo l'armata di termiti di Formosa. Da quel momento in poi la loro marcia è stata inarrestabile, devastante, e negli ultimi due anni ha raggiunto - dice il Times-Picayune - proporzioni «bibliche». Nel 1989, un anno dopo la messa al bando dei pesticidi più nocivi, l'entomologo Jeffrey LaFage, che aveva intuito il potenziale distruttivo della termite di Formosa, cercò di coinvolgere le autorità statali e federali in una controffensiva massiccia. Ma venne ucciso da un rapinatore a Barracks Street, nel cuore del quartiere francese di New Orleans, proprio mentre lasciava il primo di una serie di incontri organizzati per mettere a punto una strategia anti-termiti. Dopo la morte di LaFage, gli sforzi per contenere l'avanzata si sfaldarono. E solo negli ultimi due anni, dopo che l'armata di termiti di Formosa è stata lasciata libera di seminare miseria e distruzione in mezza America, il Dipartimento per l'Agricoltura si è finalmente svegliato. Come sconfiggere questo nemico insaziabile che si sta mangiando il Paese dal di dentro? Entomologi, chimici, biologi coordinati a livello federale cercano di trovare le debolezze, i punti vulnerabili della termite di Formosa. Ma nessuno si aspetta soluzioni a breve termine. Si tratta di studiare a fondo l'insetto, conoscere in dettaglio le sue abitudini, indovinare le sue mosse prima ancora che le faccia, spiega Ken Grace, Schema di un teL'aria viziata e centrale e ridicostoloni estèrnossigeno attrav entomologo dell'università di Hawaii. «La soluzione magica non esiste». Nel frattempo gli americani sono costretti a difendersi con soluzioni «caserecce» di dubbia efficacia. Ogni giorno su Internet nascono nuovi siti che danno consigli su come sterminare le termiti. Ci sono chat-rooms in cui le vittime si consolano e si scambiano esperienze. C'è anche un proliferare di letteratura divulgativa sulle termiti di Formosa, sulla loro stòria, sulla loro vita. E c'è naturalmente chi vuole arricchirsi sulle tragedie altrui. A cominciare dai produttori di pesticidi, che riempiono l'etere con spot pubblicitari offrendo sicure ricette per debellare «il flagello venuto da Formosa». Andrea di Robilant Da Louisiana, Florida Arizona, Alabama Carolina e Virginia si spingono più a Nord, in cerca di travi sane in cui affondare le loro tenagliette città, fu incendiata durante la Guerra civile, devastata da un ciclone nel 1915 e di nuovo dall'uragano Betsy nel 1965. «Ma i danni di allora non sono nemmeno paragonabili a quelli inflitti alla modelli di efficienza, muniti di sofisticati sistemi di autodifesa. Per cui dagli Anni Cinquanta agli Anni Settanta Le termdi dueSopra due sc«ae «a Una termite regina. Quella della specie africana Bellicositermes depone 60 uova al minuto Le termiti sono insetti vecchi di duecento milioni di anni Sopra due schemi di un termitaio «a circolazione chiusa» e «a circolazione aperta»

Persone citate: Andrea Di Robilant, Paese Washington