Gm, ancora sciopero A rischio 5 modelli

Gm, ancora sciopero A rischio 5 modelli AUTO Fenile 180 mila persone, chiuse 26 fabbriche Gm, ancora sciopero A rischio 5 modelli NEW YORK. Il trentaduesimo giorno di sciopero della General Motors ha causato la sospensione quasi totale delle attività della Casa di Detroit e minaccia l'esistenza di alcune linee di veicoli. Lo ha annunciato il direttore del marketing Ronald Zarrella spiegando che, se il blocco dovesse proseguire per tutta 1' estate, la Gm si vedrebbe costretta ad eliminare modelli «che vendono poco» come la Buick Riviera, l'Oldsmobile Cutlass, la Chevrolet Prizm, la Chevrolet Metro e la Cadillac Eldorado. Secondo Zarrella, l'eliminazione dei modelli meno popolari permetterebbe all'azienda di risparmiare sugli alti costi di produzione e marketing in un momento molto critico. Secondo gli esperti, l'eliminazione di alcuni modelli sarebbe stata comunque necessaria già prima dello sciopero, a causa degli scarsi profitti derivati da una produzione troppo elevata di veicoli (56% del totale), che in genere non vendono bene quanto i fuoristrada. L'anno scorso il primo produttore mondiale di auto avrebbe infatti guadagnato solo 591 dollari (poco più di un milione di lire) a veicolo, contro i 1303 dollari della concorrente Chrysler (le cui auto rappresentano il 32% della produzione totale) e i 1569 dollari della Ford (42%). Lo sciopero dei 9200 operai di due stabilimenti di Flint (Michigan) ha finora causato lo stallo di altri 172 mila dipendenti, nonché la chiusura di 26 delle 29 fabbriche di assemblaggio negli Stati Uniti, in Canada e in Messico e di oltre 100 di produzione componenti nel Nord America e a Singapore, bloccando la produzione di 227 mila veicoli. Ieri sono riprese le trattative tra la casa di Detroit e la United Auto Workers (il potente sindacato che rappresenta i lavoratori delle case automobilistiche americane), ma lo sciopero è già costato finora alla General Motors perdite pari a 1,2 miliardi di dollari (circa 2 mila miliardi di lire) in profitti nel secondo trimestre ed è il più costoso degli ultimi tre anni per la società. Secondo un portavoce dell'azienda, dal '96 la Gm avrebbe perso 2,87 miliardi di dollari a causa di scioperi imposti dal sindacato Uaw. Secondo gli analisti, se il contenzioso azienda-sindacato non dovesse risolversi entro una settimana, già da agosto molti concessionari rimarrebbero senza veicoli da vendere. Grossi problemi, sul fronte orientale, anche per la coreana Hyunday: ieri, per la seconda volta in pochi giorni, l'attività negli stabilimenti della prima produttrice del settore in Corea del Sud, è stata ridotta a causa di uno sciopero contro gli oltre 4800 licenziamenti annunciati dal gruppo. Secondo il sindacato aziendale, tutti i suoi 26 mila aderenti che lavorano nelle fabbriche di Ulsan, sulla costa Sudorientale, hanno interrotto l'attività alle 10. L'agitazione dovrebbe durare 48 ore. Il lavoro si è fermato del tutto nelle quattro fabbriche che producono utilitarie, automobili a quattro ruote motrici e autocarri. Si prevede che l'agitazione impedirà la produzione di 6300 veicoli, per una perdita pari a 56 miliardi di Won (oltre 70 miliardi di lire). La direzione ha minacciato di licenziare i lavoratori che aderiscono allo sciopero. [r. e. s.J

Persone citate: Flint, Ronald Zarrella, Zarrella

Luoghi citati: Canada, Corea Del Sud, Detroit, Messico, Michigan, New York, Nord America, Singapore, Stati Uniti