Sabotaggio alla diga E' giallo

Sabotaggio alla diga E' giallo Sull'Appennino Sabotaggio alla diga E' giallo BOLOGNA. La procura di Bologna ha avviato un'inchiesta sull'apertura di una delle quattro paratie del bacino idroelettrico di Santa Maria, nel Comune di Castiglione dei Pepoli, sull'Appennino bolognese. Alcuni ignoti, nella notte tra sabato e domenica, sono entrati nella sala comando della diga, senza forzare il cancello e la porta di accesso, e hanno provocato la fuoriuscita di 77 mila me di acqua sui 166 mila contenuti nell'invaso. I carabinieri di Vergato, avvertiti dalla centrale Enel di Parma da cui il bacino dipende, hanno subito inviato diverse pattuglie lungo il torrente Brasimene fino a Casalecchio di Reno, per avvisare la popolazione dell'arrivo dell'improvvisa ondata di piena. «Non so se si tratti di sabotaggio - ha detto il capitano Ferruccio Monaco, comandante dei carabinieri di Vergato - comunque è un fatto doloso. Coloro che hanno aperto la paratia hanno voluto svuotare la diga. Escludiamo il movente politico perché non ci sono state rivendicazioni». Ieri mattina sono cominciati gli interrogatori dei dipendenti Enel, anche di quelli non più in servizio. Il presunto sabotaggio è stato compiuto tra le 4,30 e le cinque del mattino, e la paratia è stata richiusa da un tecnico circa un'ora dopo. I sabotatori per guadagnare tempo per la fuga hanno dirottato il comando di apertura dall'interno all'esterno, sulla diga, e prima di andarsene hanno inserito la sirena di allarme. Ieri mattina sul laghetto era prevista una gara di pesca. Esclusa l'ipotesi di un incidente: a quell'ora nessun tecnico era impegnato in interventi di manutenzione. All'Enel escludono anche un possibile errore della centrale di Parma, da cui il bacino di Santa Maria dipende, poiché 10 svuotamento del bacino si può effettuare solo dalla sala comando della diga. Secondo il capitano Monaco chi ha manomesso l'impianto provocando la fuoriuscita dei 77 mila metri cubi di acqua «sapeva esattamente quale pulsante schiacciare: chiunque sia stato non aveva però intenzione di provocare un disastro, altrimenti avrebbe aperto tutte e quattro le paratie». In via cautelare, la prefettura di Bologna ha comunque chiesto ai carabinieri e all'Enel di effettuare «una più attenta e accurata sorveglianza» delle due dighe, di grande portata, di Suviana e del Brasimone. Sull'episodio è intervenuta Animai Liberation. «Le molte decine di pesci che avrebbero trovato la morte, un'atroce morte, nella gara di pesca prevista sul laghetto, ringraziano 11 sabotatore deìla diga che, in questo caso, è un salvatore», ha affermato la presidente Lilia Casali. Per lei l'autore del gesto non ha fatto nulla di male. [Ansai

Persone citate: Ferruccio Monaco, Lilia Casali

Luoghi citati: Bologna, Casalecchio Di Reno, Comune Di Castiglione Dei Pepoli, Parma