Schiarita nella guerra della benzina di Gian Carlo Fossi
Schiarita nella guerra della benzina Tre sindacati sospendono l'agitazione. Le compagnie petrolifere rincarano il prezzo di 5 lire al litro Schiarita nella guerra della benzina Soltanto un distributore su sei si fermerà per tre giorni ROMA. E' prevalso il buon senso fra i benzinai di fronte all'interesse dei cittadini, allarmati dall'estate già caldissima anche nei trasporti. Tre organizzazioni della categoria su quattro hanno sospeso ieri sera lo sciopero annunciato dalle 19,30 di oggi alle 7 di sabato. Così 20 mila stazioni di servizio funzioneranno regolarmente, mentre 4 mila resteranno chiuse. Però, se per i benzinai c'è una mezza schiarita, su tutti gli altri fronti permane un buio pesto e si conferma un luglio particolarmente difficile per chi progetta di viaggiare in treno, in aereo o in traghetto. Tanto che la commissione di garanzia per l'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali è tornata alla carica, denunciando che «l'abnorme addensamento di astensioni dal lavoro nel settore, anche al di là di eventuali violazioni specifiche della legge, comporta comunque una lesione inaccettabile dei diritti costituzionali dell'utenza». E, lo stesso presidente della commissione Gino Giugni era sceso personalmente in campo per sottolineare il rischio che lo sciopero dei benzinai potesse incidere «gravemente sui diritti costituzionalmente tutelati del cittadino utente, ancor più in epoca di partenze estive e in una situazione compromessa da un minaccioso addensamento di agitazioni nel settore trasporti». POMPE DI BENZINA. Hanno sospeso la protesta Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Anisa, mentre l'ha confermata FigiscConfcommercio. «Abbiamo voluto fare - spiega Giuseppe Genivi, presidente della Faib - un atto di buona volontà soprattutto nell'interesse dei cittadini; nello stesso tempo, abbiamo fatto un'apertura di credito nei confronti del governo, che ha assunto alcuni impegni, e della presidenza dell'Unione petrolifera, che ha mostrato sensibilità per la ricerca di una soluzione a differenza delle singole compagnie. Comunque è stato deciso un «oscuramento» degli sconti fra il 20 luglio e il 10 agosto, incluso quello perii «fai da te». LA BENZINA RINCARA. I prezzi della benzina tornano a salire anche se di poco: le maggiori compagnie petrolifere hanno infatti deciso di ritoccare negli ultimi giorni i propri listini. Per ora di tratta di un rincaro di 5 lire al litro che porta il prezzo della super e della senza piombo, rispettivamente, sulle 1.880 e 1.770 lire al litro: un livello leggermente più alto dello scorso marzo quando la benzina registrò il suo minimo degli ultimi anni (intorno alle 1.855-1.860 lire al litro per la super) ma che è ancora lontano dai picchi dell'estate scorsa quando, spinta dall'effetto superdollaro, superò le 1.950 lire al litro, circa 70 lire in più al litro cioè rispetto ad oggi. Ad inaugurare il rialzo dei prezzi di vendita consigliati ai propri gestori sono state, sabato scorso, la Esso, la Erg e l'Api che hanno portato la super a 1.880 e la verde a 1.780 lire al litro mentre da ieri è scattato l'aumento, sempre di 5 lire al litro, per la Shell (a 1.885 e 1.785) e la Fina il.880 e 1.780). Da oggi un rincaro è stato invece annunciato nei distributori Q8 (a 1.880 la super e a 1.780 la verde) e Tamoil (a 1.885 e 1.785). Ferme, invece, almeno per ora, le compagnie petrolifere dell'Eni, l'Agip Petroli e l'IP, che da sole coprono oltre il 40% del mercato della distribuzione dei carburanti (a 1.870 la super e 1.770 la verde). I ritocchi al rialzo non dovrebbero comunque preoccupare gli automobilisti che si accingono a partire per le vacanze: dovrebbe trattarsi infatti - secondo gli operatori del settore - solo di piccoli scostamenti in risposta ai mo¬ vimenti delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi. AEREI. Si comincia con un'astensione locale il 9 luglio dei controllori di volo di Brindisi per proseguire il 14 luglio, su scala nazionale, dalle 10 alle 18 con l'agitazione del personale dell'Enac, l'ente nazionale dell'aviazione civile (ex Civilavia) aderente alle federazioni trasporti di Cgil-Cisl-Uil. Il 16 lu- glio incroceranno le braccia per 24 ore i lavoratori aeroportuali e delle compagnie aeree straniere. TRENI. L'Unione dei capistazione ha differito lo sciopero inizialmente indetto per il 6-7 luglio: si farà dalle ore 21 del 13 luglio alla stessa ora del 15. Inoltre contro la commissione di garanzia l'Ucs ha indetto un'altra azione di protesta di otto ore per il 24 luglio. TRAGHETTI. Per 24 ore a partire dalla mezzanotte di sabato prossimo i traghetti Fs fra Civitavecchia e il Golfo degli Aranci ritarderanno di 8 ore le partenze su iniziativa della FisastCuisas. Dalla mezzanotte del 13 luglio alla stessa ora del 14 è stata programmata da CgilCisl-Uil e Fisafs l'astensione dei dipendenti Fs in servizio sui traghetti. Gian Carlo Fossi
Persone citate: Gino Giugni, Giuseppe Genivi
Luoghi citati: Brindisi, Civitavecchia, Roma
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