Il tentato suicidio dei Verdi tedeschi
Il tentato suicidio dei Verdi tedeschi Dopo la benzina a cinquemila lire il litro e il limite dei 100 all'ora si chiede il veto a nuove autostrade Il tentato suicidio dei Verdi tedeschi Terzo attacco all'auto (e crollo nei sondaggi) BONN NOSTRO SERVIZIO Con rocciosa coerenza, sordi agli inviti alla cautela elettorale quando mancano 11 settimane alle politiche di settembre, i Verdi tedeschi, possibili alleati dei socialdemocratici, proseguono una solitaria crociata contro i trasporti individuali su gomma in un Paese che ha nell'auto uno dei suoi miti pia radicati. A gettare ieri un nuovo sasso nel pollaio degli automobilisj.i è stata Gila Altmann, un'insegnante di 49 anni della Frisia Orientale, dal 1994 portavoce dei Verdi per la politica dei trasporti ed esponente dell'ala sinistra del partito. In dichiarazioni ad un giornale ha chiesto il riesame di tutti i progetti riguardanti la costruzione di autostrade con l'intento di accantonarne quanti più possibile a vantaggio delle ferrovie. Già sabato scorso la signora Altmann nel proporre il limite dei 100 chilometri all'ora su tutte le autostrade del Paese aveva toccato un nervo scoperto degli automobilisti, non dimentichi che mesi fa i Verdi avevano proposto di triplicare il prezzo della benzina. Da allora le fortune dei Verdi presso l'elettorato erano apparse in calo: se fino a quel momento nei sondaggi venivano accreditati di un 10% dei suffragi, la percentuale è ora indicata attorno al 6%, pericolosa- mente vicina alla soglia di sbarramento del 5% che preclude il ritorno in Parlamento. Le proposte della signora Altmann non giungono come un fulmine a ciel sereno: fanno parte del patrimonio ideale e politico di un partito che ha nella tutela dell'ambiente una sua ragion d'essere e sono maturate nel tempo. Tuttavia, in campagna elettorale gli avversari non si lasciano sfuggire sortite del genere e i cristiano-democratici e i liberali hanno subito denunciato la «crociata contro gli automobilisti». Helmut Kohl ne ha approfittato per mettere alla gogna, durante una conferenza stampa, il programma elettorale dei Verdi «traboccante di proposte che distruggerebbero posti di lavoro» e per sottolineare i rischi legati all'arrivo al potere di una coalizione rossoverde, fra ecologisti e socialdemocratici. Questi ultimi, che per battere Kohl hanno scelto il pragmatico Gerhard Schroeder, attento ad amministrare il netto vantaggio sull'avversario che gli viene attribuito da mesi nei sondaggi, si sono smarcati dai loro possibili alleati con cui da anni siedono sui banchi delle opposizioni di sinistra. «Fra i Verdi», ha osservato sardonico Schroeder, «manifestamente è scoppiata una gran voglia di autoaffondarsi». Tra gli stessi compagni della signora Altmann serpeggia lo smarrimento. Joschka Fischer, figura di punta dei Verdi ed esponente dell'ala realista, ha pressantemente esortato i compagni a non segnare altre autoreti denunciando nel contempo ima campagna mirata a far sprofondare i verdi sotto la soglia del 5 per cento. Ma, pur nel rivolgere inviti «a riflettere di più e a parlare di meno», Fischer ha anche avallato la proposta di limitare la velocità in autostrada: «Se girassimo le spalle a quella richiesta», ha detto, «si porrebbe la questione della nostra stessa esistenza come partito». E così appare chiaro il dilemma: i Verdi da un lato devono mostrarsi fedeli alla loro linea, per non esporsi all'accusa di piegarsi ad esigenze tattiche pur di arrivare al sospirato cambio della guardia rossoverde alla Cancelleria. D'altro lato però alcuni punti del loro programma elettorale lasciano trasparire scenari choccanti, alme¬ no per chi non milita nelle loro file. Per cercare di rimediare, di recente era stata varata una versione «abbreviata» del programma, ristretto ai prossimi quattro anni e emendato dalle proposte riguardanti l'aumento del prezzo della benzina e i 100 all'ora. Ma ciò non vuol dire, ha osservato, sincera, la signora Altmann, che i Verdi non chiedano più i limiti di velocità. Alberto Gini Un'autostrada in Germania e il leader dei Verdi, Fischer Il partito ha lanciato un attacco a fondo contro l'automobile
Persone citate: Alberto Gini, Fischer, Frisia, Gerhard Schroeder, Gila Altmann, Helmut Kohl, Joschka Fischer, Kohl, Schroeder
Luoghi citati: Germania
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