I rivali interni di G. R.

I rivali interni I rivali interni Tanti candidati senza chances dallas DAL NOSTRO INVIATO A parte lui, il diluvio. Piovono candidature, nel campo repubblicano, ma che, escluso Bush jr., uno dei «gremlins» che strepitano possa arrivare alla Casa Bianca è una scommessa persa quanto lo fu quella del democratico Dukakis quando emerse dal lotto dei «sette nani». Ormai con gli aspiranti alla nomination ci si potrebbe compilare un elenco telefonico dalla A di Ashcroit John alla S di Smith Bob, passando pei- Bauer (Gary, presidente della piìi potente associazione in difesa della famiglia), Dole (Elizabeth, che stava a Bob perfino più di quanto Hillary stia a Clinton), Forbes (Steve, miliardario già in campagna da un paio di mesi, la cui voce in radio è più frequente di quella di Celine Dion), Giuliani (Rudy, Il Rude, sindaco di New York, già caldamente invitato a non muoversi da lì e mangiarsi un hotdog), North (Oliver, che potrebbe al massimo riscattare la sconfitta con l'Iran ai Mondiali di calcio), Quayle (Dan, ex vice del papà di un uomo importante, da due anni a lezione di spelling per imparare a scrivere «patata»), E poi ancora, volendo e votando, ma chi voglia votarli non si sa: Jack Kemp, già sfortunato compagno di cordata di Dole; John Kasich, dall'Ohio, professione tagliatore di budget; Marc Racicot, governatore uscente del Montana e probabilmente rientrante là e amen; Lamar Alexander, dal Tennesse, vanamente in corsa dal '95; John McCain, senatore dell'Arizona; George Pataki, governatore di New York; Frank Keating dell'Oklahoma o l'eterna macchietta Pat Buchanan, conservatore da un tanto a battuta feroce per un programma della Cnn o, da ultimo ma non ultimo, lo speaker Newt (detto «Nut», cioè mattocchio) Gingrich, ormai bollito come un'aragosta. Di tutti i «gremlins», se proprio si do"' •< mtarf sulla sorpresa, a. t >hn A^.croft, sospinto dalie j otente destra cristiana, l'unico ciie abbia agitato la bandiera della moralità contro Clinton, pur raccogliendo poco seguito fuori dal .a p^tocchia. Ma c'è poca storia, con un parco candidati così, ai repubblicani, che vinsero l'ultima volta con Bush e persero l'ultima volta con Bush, non resta che Bush. [g. r.]

Luoghi citati: Arizona, Iran, Montana, New York, Ohio, Oklahoma