Boemi: siamo stati traditi anche dal centrosinistra di R. I.

Boemi: siamo stati traditi anche dal centrosinistra Il procuratore di Reggio Calabria accusa Flick Boemi: siamo stati traditi anche dal centrosinistra ROMA. «Fin quando abbiamo indagato su quelli che sparano andava bene. Poi, quando siamo arrivati alle contiguità con la società civile, con la politica, con le imprese e con la massoneria, siamo diventati sgraditi a tutti. Anche al governo di centrosinistra». In mi'intervista pubblicata sul prossimo numero del settimanale Diano, il procuratore aggiunto Salvatore Boemi indica soprattutto nel «tradimento inatteso» del governo i motivi che lo hanno spinto alla decisione di non coordinare più le indagim del pool antimafia reggino. E incalza: «Il potere desidera consolidarsi, non gli conviene rompere le scatole a tanta gente contigua agli interessi della criminalità organizzata». ((Abbiamo avuto mia grande speranza - dice Boemi -, che la sinistra potesse sconfiggere la mafia. Ora viviamo invece una grande delusione». Secondo il magistrato, contro il salto di qualità della 'ndrangheta, che è passata dal contrabbando e dalle estorsioni al traffico intemazionale di droga e anni, non era possibile «avviare la fase due» del suo lavoro: «L'individuazione dei patrimoni mafiosi per bloccare le loro attività economiche». Il magistrato, in particolare, critica l'insufficienza degli organici: «Noi magistrati a Reggio Calabria - spiega - siamo un terzo di quelli di Palermo, mi quarto di quelli a Napoli, la metà di quelli di Catania. Come possiamo lavorare in una situazione mafiosa che non è meno grave che in quelle città, anzi?». Per questo, Boemi pimta l'indice contro il ministro Flick: «Nel luglio del '96 promise: "Vi manderò un procuratore aggiunto e due sostituti procuratori". Mai visti». Riserve anche sulla gestione dei «pentiti»: in Italia «soltanto chi ha collaborato con i magistrati - dice - non ha alcun diritto», [r. i.]

Persone citate: Boemi, Flick, Flick Boemi, Salvatore Boemi

Luoghi citati: Catania, Italia, Napoli, Reggio Calabria, Roma