«Così si riacquista credito» di Liliana Madeo

«Così si riacquista credito» «Così si riacquista credito» Bonito Oliva: ora cadano i veti dei musei stranieri LO STORICO DELIA PITTURA E' ROMA la prima beila figura che facciamo dopo i Mcncuai.i!>> dice Achille Bonito Oliva, storico dell'arte e organizzatore di mostre di arte contemporanea, a commento dei quadri delia Galieria Nazionale d'Arte Modeina ritrovati la notte scorsa. x»a sua voce si unisce al coro di elogi per l'impresa che polizia e carabinieri hanno condotto a buon fine in 48 giorni. E' felice. E piopositivo. Aggiunge: «Non siamo entrati in semifinale, ma abbiamo vinto in velocità nel ritrovarnente delle opere rubale! Diciamolo chiaramente: abbiamo fatto una bella figura, e recuperato credibilità presso gli altri Paesi. Adesso alia repressione deve seguire una nuova proge'ttuahta in materia di sicurezza a protezione delle opere d'arue. Ne potrebbe cambiare l'intera politica espositiva nel nostro Paese. Potremmo fronteggiare la diffidenza dei grandi musei stranieri che sempre più malvolentieri ci prestano le loro opere per paura dei rischi di vandalismi e furti che - pensano - qui da noi ie opere esposte corrono)). Dallo choc che il furto delie tele firmate Van Gogh e Cézanne provocò. Benito Oliva trae una lezione: ((Abbiamo capito che quell'evento era un effetto Maastricht. Come il mercato si è globalizzate, così si è globalizzato il crimine, Non a case questi malviventi guardavano al mercato estero. Il nostro Paese rappresenta un boccone molto ghiotto per la malavita che opera a Roma e fa approdare i suoi reperti ad esempio a Hong Kong. Abbiamo il più grande patrimonio artistico del mondo. Facendo scorrere il tempo, a grandi distanze, allargando i confini, anche opere di autori noti possono trovare acquirenti e veder crescere il loro valore. Già due mesi fa avevo escluso l'ipotesi del collezionista feticista, disposto a pagare grandi somme per tenere nascosta o quasi l'opera di un grande pittore. Le potenzialità che oggi si offrono cambiano anche le regole del mercato 'clandestino. Dobbiamo ragionare con nuovi criteri. Un museo è come una banca, e deve essere tutelato coine una banca. Noi abbiamo un glande Fort Knox, che conta oggetti di valore pari alla moneta: una materia prima di lunga durata». Molte sono le distinzioni che secondo Bonito Oliva - si devono fare in questo campo: «Gli appetiti della malavita, che alimentano il mercato clandestino, sono più forti pei' quanto riguarda le opere antiche, quelle dell'800 e dei primi decenni del secolo, gli anni delle avanguardie storiche. Per la produzione artistica degli ultimi decenni, anche quando si tratta di firme note, altri sono i rischi: l'opera d'arte di oggi più che mbarla la si sfregia, la si manipola, anche per rimuovere l'incapacità di rapportarsi con essa». Lui cura mostre di autori contemporanei. Dice: «All'estero li si espone solo in spazi museali, dove ci sono deumidificatori, sistemi d'allarme, misurazioni della temperatura sala per sala. Da noi li si espone anche in spazi non garantiti. A volte nei budgets si prevede un particolare - e momentaneo servizio di vigilanza notturno e diurno, affidato a ronde armate. Più spesso la protezione notturna non è sistematica e lo spazio espositivo non garantisce l'incolumità dell'opera rispetto a umi¬ dità, sbalzi di temperatura, furto, vandalismo». Sui rimedi possibili ha idee precise: «Non possiamo affidarci al controllo artigianale delegato ai custodi, alla loro stanchezza o buona volontà, intraprendenza o deontologia professionale. Il rimedio non sta nell'aumentare le file della guardianìa. Bisogna voltare pagina, pensare a tecnologie avanzate, a strumenti sofisticati che scavalcano la buona o cattiva volontà dell'uomo e scoraggiano gli ideatori di furti. Penso a musei collegati tutti alla questura centrale, penso a tabelloni luminosi e sistemi di allarme che non si possono disattivare, a squa¬ dre di pronto intervento in servizio 24 ore su 24. Anche al Louvre, il museo per eccellenza, è scomparso un Corot. In una società di massa non ci sono controlli che tengano, sempre si presenterà quella smagliatura attraverso cui si può passare. Il problema in Italia non è la mancanza di professionalità. Il problema è che l'evento eccezionale rischia di diventare la norma. Per questo occorre affidarsi alla tecnologia. I grandi sponsor costituiscano un pool per creare questi strumenti di tutela. Il Parlamento approvi una legge che preveda incentivi ai Comuni perché - attraverso il ministero per i Beni Culturali - anche i musei comunali, in cui magari ci sono opere di grandissimo pregio, siano tutelati secondo gli standard internazionali». Liliana Madeo «Si deve cambiare il metodo di custodia Occorre investire sulle tecnologie più avanzate anti-ladri> i a l e . In alto i tre quadri recuperati. A sinistra Achille Bonito Oliva. Sotto il generale Roberto Conforti

Persone citate: Achille Bonito Oliva, Benito Oliva, Bonito Oliva, Knox, Roberto Conforti, Van Gogh

Luoghi citati: Delia, Hong Kong, Italia, Roma