PASTA E CECI AL CONTRARIO di Franco Lucentini

PASTA E CECI AL CONTRARIO PASTA E CECI AL CONTRARIO PER festeggiare il recupero di quei tre quadri bisognerebbe scendere in piazza con le bandiere, come si fa per le vittorie (o non proprio vittorie) della Nazionale di calcio. Si potrà dire o sussurrare che questa «partita» era più importante di un quarto di finale, che la coppia CézanneVan Gogh ci stava più a cuore della coppia Baggio-Del Piero? Una vergogna bruciante peggio di mille rigori sbagliati, era stata la rapina alla Galleria d'Arte Moderna di Roma. E già le davamo per perse come tante altre, le tre tele. Trasmigrate chissà dove, in un castello in Scozia, in un sotterraneo blindato a Chicago, in una sfuggente banca caraibica, nella vii- la inawicinabile di un trafficante di droga sudamericano. Invece, Borgo San Paolo. II tocco - sublime - della realtà, che taglia le gambe al romanzesco, al fumetto, al telefilm. Van Gogh in via Viberti, in un alloggetto arredato col concorso di quei mobilifìci di cintura, cameretta da lire 990 mila (invece di 1 milione e 750 mila). Ancora la vita ci riserva di questi meravigliosi ossimori. Viene subito in mente «I soliti ignoti», uno dei capolavori assoluti del nostro cinema. Certo, quella banda di pasticcioni era di una simpatia unica (e gli attori Carlo Frutterò Franco Lucentini CONTINUA A PAG. 3 SETTIMA COLONNA

Persone citate: Baggio, Ceci, Del Piero, Gogh, Van Gogh

Luoghi citati: Borgo San Paolo, Chicago, Roma, Scozia