La riscossa dell'Antitrust fra riforme, alleanze e megafusioni

La riscossa dell'Antitrust fra riforme, alleanze e megafusioni NOMI E GLI AFFARI La riscossa dell'Antitrust fra riforme, alleanze e megafusioni E' l'estate di Giuseppe Tesauro. Il presidente dell'Antitrust non solo boccia la riforma del commercio voluta dal ministro Pierluigi Bersani nella parte che regola sconti e supersconti, chiedendo completa libertà di promozione, ma parte all'attacco della lobby dei farmacisti. Colpevoli, a suo avviso, di difendere il «numero chiuso» e l'esclusività delle vendile per i prodotti da banco, a tutto danno dell'interesse dei consumatori. Intanto scatta in Europa la liberalizzazione dell'autotrasporto, un bel problema per i Tir di casa nostra che, secondo una recente indagine Cee, sono assai più cari di quelli di Olanda e Benelux. Se si considera che la liberalizzazione dei Tir era stata prevista dal Trattato di Roma Giuseppe (1956), si ha Tesauro un'idea di Pierluigi Bersani quanto ci mettano le idee a farsi strada. Contemporaneamente il governo di Romano Prodi dà via libera al regolamento per il decentramento amministrativo, fiore all'occhiello del ministro per la Funzione pubblica Franco Bassanini, che tra l'altro istituisce lo «sportello unico» per le imprese, quello che il sindaco di Milano Gabriele Albertini e il presidente di Assolombarda Benito Benedini avevano tenuto a battesimo nei mesi scorsi. Mentre il ministro dei Lavori pubblici, Paolo Costa, tenta di smantellare il monopolio dell'Anas. Che l'Italia stia diventando un paese un po' più normale? Alle Poste il nuovo pilota Corrado Passera firma l'accordo sindacale sulla flessibilità, e promette due recapiti al giorno. Alle Ferrovie il presidente Claudio Demattè accetta il piano dell'amministratore delegato Giancarlo Cimoli per ristrutturare le Grandi Stazioni. Un progetto che già vede in corsa alcuni pretendenti: Gilberto Benetton in cordata con il presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera (col quale è alleato anche nella «operazione aeroporti» con Schemaventicinque), e Nicola Trussardi. Perfino piazza Affari supera in souplesse l'avvio del Testo Unico del Tesoro messo a segno dall'equipe di Mario Draghi, che oltre a facilitare (teoricamente) l'Opa toglie qualche potere ai mitici noccioli duri, e ingoia senza fiatare il «capital gain». Quella tassazione che per decenni le «si- Benito nistre» italia- Benedini Corrado Passera ne avevano agitato come lo spauracchio degli spauracchi, e di cui i rumors speculativi si erano abbondantemente serviti per far andare in su e in giù il listino a loro piacere. E domani si riunirà per la prima volta a Milano il Comitato per «Milano piazza finanziaria» alla cui presidenza il superministro all'Economia, Carlo Azeglio Ciampi, ha designato uno dei suoi sottosegretari: Roberto Pinza, che aveva già presieduto il comitato per l'Euro. Gran finale con fuochi d'artificio per la Standa, la catena della grande distribuzione che fa capo a Silvio Berlusconi. A poche ore dalla firma con la cordata CoinCoop-Conad, l'amministratore delegato di Fininvest, Ubaldo Livolsi, ha voluto andare a vedere la nuova offerta, con rilancio, di Gianfelice Franchini. Mentre continua a dichiararsi interessato un terzo pretendente: Benoit Lheureux, amministratore delegato del gruppo Rinascente-Auchant. Nonostante il controllo della Falck sia «blindato» da un patto di sindacato rinnovato l'anno scorso, l'imprenditore siderurgico Carlo Tassara non si arrende, e sale al 35% nella società presieduta da Alberto Falck. E intanto, si rafforza anche nella Mittel, azionista del gruppo Intesa presieduto dall'amico Giovanni Bazoli. Ha vuto buon naso il presidente di Allianz, Hanning Shulte Noelle, quando ha lanciato l'Opa su Agf convinto che, se la compagnia guidata da Jean- Tronchetti court-Gali- Provera guani fosse caduta nella rete delle Generali presiedute da Antoine Bernheim, il suo gruppo in Francia sarebbe rimasto a bocca asciutta. Per la privatizzazione di Gan (ex alleato di Salvatore Ligresti), il ministro dell'economia di Parigi Dominique StraussKahn ha scartato la «straniera» Swiss-Line, optando per il francesissimo Groupama. Continua la marcia dei tedeschi nel settore automobilistico. Non contento di aver fatto sua l'inglese Rolls-Royce e l'italiana Lamborghini, Ferdinand Piech, presidente di Volkswagen studia, insie- me a Leif Johansson, un'ipotesi di accordo con la svedese Volvo. Con un ben preciso scopo: avvicinarsi o quantomeno tallonare da presso il concorrente Mercedes nella produzione di autotreni. Sembra andare nella giusta direzione la Sopaf di Jody Vender che, dopo alcuni anni difficili per via di una errata diversificazione nell'immobiliare, sta tornando all'equilibrio. E torna in salute Robe di Kappa, controllata da Marco Sogliono insieme alla 21 Investimenti di Alessandro Benetton. Archiviati i giorni neri, la società chiama tra i soci Ubs, con l'obiettivo di sbarcare entro il Duemila in Borsa. Per la serie «carriere». Scalati i gradini della professione partendo dalla serie C, Luciano Fausti, trentaduenne figlio del presidente Comit Luigi Fausti e da anni dirigente di Mediobanca, è stato promosso tra i 37 arbitri di serie A per il campionato 1998/99. Valeria jody Sacchi Vender Giuseppe Tesauro Pierluigi Bersani Benito Benedini Corrado Passera Tronchetti Provera Gianfelice Franchini Roberto Pinza jody Vender

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