Il mare restituisce un corpo e un mistero di Massimo Numa

Il mare restituisce un corpo e un mistero Finale: donna senza identità, suicidio o disgrazia Il mare restituisce un corpo e un mistero FINALE LIGURE. Tre tatuaggi: una farfalla, una rosa e un pesce. Sono l'unico elemento in mano ai carabinieri per identificare il cadavere di una donna, recuperato ieri mattina in mare davanti alla spiaggia di Finale. Ad avvistarlo e a dare l'allarme sono stati due pescatori di Loano, che stavano incrociando con la loro barca nella zona. In base a un primo esame del medico legale, non sarebbero stati riscontrati sul corpo segni di violenza. La donna, dell'apparente età di 35-40 anni, carnagione chiara, alta poco meno di un metro e sessanta, aveva i capelli corti biondo ossigenato; indossava un paio di pantaloni neri, stretti, una maglietta bianca e scarpe nere. E' morta, con tutta probabilità, per annegamento. Nessun documento addosso, nulla che possa aiutare gli inquirenti a darle un nome. Unico dato utile, i tre tatuaggi: una rosa sul petto, una farfalla sul braccio sinistro e un pesce stilizzato sulla gamba destra. Alla caviglia destra portava una sottile catenina d'oro. Secondo i carabinieri, la morte potrebbe risalire alla notte tra sabato e domenica. In base al gioco delle correnti, il cadavere potrebbe essere stato sospinto in direzione di Finale dal vicino arenile di Borgio o Pietra. Molte le zone d'ombra: in quella zona non ci sono scogli o strapiombi e, se di suicidio si tratta, la donna (aveva ancora le scarpe) dev'essere lentamente discesa tra le onde. I vestiti erano ancora perfettamente composti; le ipotesi di un delitto passionale, una rapina finita male, o un tentativo di far sparire il cadavere da parte di ami- Finale Ligure ci o compagni occasionali, dopo una morte per overdose, non sono state escluse dai carabinieri. Solo l'autopsia, che sarà effettuata oggi, potrà chiarire i dubbi su un giallo che, con il trascorrere delle ore, diventa sempre più inquietante. Dopo 1' allarme dato dai due pescatori, sono intervenuti i carabinieri di Finale Ligure e una motovedetta della Capitaneria di porto. Il corpo è stato recuperato e trasferito nella camera mortuaria dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Ieri, sino a seM ra, sono state controllate le spiagge tra Finale e Loano alla ricerca di un indizio. In particolare si punta a individuare la borsetta e i documenti. Si cercano gli amici e l'auto con cui la donna potrebbe aver raggiunto la Riviera, in una delle notti più caotiche della stagione. Tra l'altro sabato sera le spiag- ge, soprattutto tra Borgio e Pietra, sono state invase da migliaia di turisti. Appare quanto meno strano che nessuno si sia accorto di nulla. In due anni, sono tre le donne morte trovate in mare nel Savonese. Il primo caso, a Varazze, fu archiviato come suicidio ma le indagini non chiarirono tutti i dubbi. La vittima era una manager di 35 anni, di Milano. Vicenda analoga a Varigotti: una bella ragazza, capelli biondi e abiti eleganti, in una serena notte di ottobre, anziché tornarsene a casa, in Piemonte, preferì gettarsi tra le onde. Infine una giovane donna seminuda, recuperata al largo di Genova. Forse morta a bordo di uno yacht e poi spinta in mare. Massimo Numa M Finale Ligure

Persone citate: Borgio

Luoghi citati: Finale Ligure, Loano, Milano, Piemonte, Pietra Ligure, Varazze