«Ci trattano come una regione di serie B» di R. V.

«Ci trattano come una regione di serie B» «Ci trattano come una regione di serie B» L'assessore regionale: falsi i dati sui 10 mila forestali, comunque controlleremo il loro lavoro L M CATANZARO ™ emergenza incendi in Calabria dal punto di vista degli interventi aerei non è stata affrontata adeguatamente dal Dipartimento della Protezione civile che, secondo impegni assunti con la Regione Calabria, avrebbe dovuto assicurare già da maggio la disponibilità nella regione di tre Canadair e due elicotteri, cosa che non ha fatto». Nelle parole dell'assessore alla Forestazione e Protezione civile della Regione Calabria, Nicodemo Filippelli, la secca replica al capo Dipartimento della Protezione civile, Andrea Todisco, che ieri aveva sottolineato il ruolo della prevenzione e aveva detto sostanzialmente che alcune Regioni meridionali, e tra queste, appunto, la Calabria, «non hanno fatto niente». Alla vigilia della riunione straordinaria di oggi della giunta regionale (dimissionaria) dalla quale dovrebbe venir fuori la richiesta al governo del riconoscimento dello stato di calamità naturale, Filippelli annuncia battaglia: «L'intervento aereo era necessario e doveva esse¬ re tempestivo: con temperature vicine ai 45 gradi, col forte vento di scirocco e con fronti di incendi lunghi decine di chilometri era il servizio aereo a dover dare una mano, subito, e non dopo il secondo giorno dell'emergenza». E alle osservazioni di Todisco che rimarcava come spetti agli operai forestali di realizzare le strisce tagliafuoco (per delimitare le aree di possibili incendi) per evitare che si arrivi all'emergenza, l'assessore calabrese contrappone i suoi argomenti: «Le strisce possono essere di cinque o sci metri, ma quando sono ben 56 i territori comunali invasi contemporaneamente dalle fiamme, vuol dire che il fuoco è stato appiccato da qualcuno nei punti giusti, vanificando la parte di prevenzione che era stata fatta. E nelle zone più impervie, dove i nostri mezzi non possono arrivare? Perché nelle altre regioni gli aerei li mandano subite? E poi, diversamente da quello che dice Todisco, l'intervento aereo non lo chiede la Regione, ma la struttura regionale del Centro Operativo Aereo Unificato, struttu¬ ra che ha sede a Reggio Calabria e il cui responsabile è un colonnello del Corpo Forestale dello Stato. Se lo chiede un colonnello del CFS vuol dire che c'è davvero necessità, non siamo certo noi a chiedere l'intervento. Le segnalazioni al centro di Reggio Calabria in genere arrivano direttamente dalle prefetture». Cosa fanno i diecimila operai forestali stagionali assunti dalla Regione Calabria? si era chiesto ieri Todisco. E Filippelli: «Intanto, tenendo conto dei giorni lavorativi, i forestali sono circa 6500 e non diecimila; duemila forestali sono dal 24 giugno alle dirette dipendenze, grazie ad una convenzione, delle stazioni del Corpo forestale dello Stato, per essere impiegati nei servizi anticendio. Gli altri dipendono dai Consorzi di bonifica e dall'Afta(Azienda regionale per la forestazione). Operano da aprile per il rimboschimento e per le benedette strisce spartifuoco. Se la prevenzione sia stata fatta tutta lo verificheremo subito: ho convocato per lunedì una riunione con tutti i responsabili dei servizi». [r. v.]

Persone citate: Andrea Todisco, Filippelli, Nicodemo Filippelli, Todisco

Luoghi citati: Calabria, Catanzaro, Reggio Calabria