Palla zucca un piallo di spaghetti

Palla zucca un piallo di spaghetti Una scoperta degli americani che ora si fa largo anche nella patria della pasta Palla zucca un piallo di spaghetti Nuova coltivazione alimentare «alternativa» TORINO. La «zucca-spaghetti» è l'ultima scoperta di pianta commestibile, destinata a suscitare curiosità, ma anche vero interesse agricolo e gastronomico. Il nome scientifico di questa pianta è «cucurbita pepo ovifera», ed è all'apparenza una zucca, lunga dai 20 ai 30 centimetri e larga circa 23. La sua caratteristica principale sta però nel suo interno, dove c'è una parte filamentosa, che la fa assomigliare veramente agli spaghetti. Gli americani, che l'hanno scoperta e la coltivano su larga scala, la chiamano «spaghetti squash». Anche in Italia si sta sperimentando. Ad esempio nel Monferrato, a Murisengo, l'azienda agricola Zucca ha destinato a questa coltura un appezzamento. E, dice la titolare Ester Accornero, «riteniamo che il prodotto, al di là della curiosità che suscita, sarà di sicuro interesse per chi deve seguire diete povere di carboi¬ drati». L'azienda pensa anche di liofilizzare o essiccare gli «spaghetti-zucca» per favorirne la conservazione e l'utilizzo in ogni periodo dell'anno. La colcura degli «spaghetti-squash» è uguale a quella di molte altre cucurbitacee. Come ad esempio le zucche, o i cetrioli, questa pianta è adatta ad essere coltivata in serra, dove viene sostenuta mediante pergole. La coltivazione fuori serra è possibile, ma richiede molto sole e terra ricca di humus, ed è proprio quello che avviene nell'azienda di Ester Accornero. Sebbene possano essere piantate in file distanti tra loro 20 centimetri, la maggior parte dei produttori americani preferisce seminare gli «spaghetti-squash» a spaglio, smuovendo il terreno fino a profondità di 30 cemtimetri, spargendo abbondante concime organico e poi ammucchiando il terriccio per 10 centimetri. Quando le giovani piantine sono alte circa 8 centimetri, bisogna ridurle a due o tre piantine per cumulo. Ad eccezione di una dose di concime o letame poco prima della fioritura, e un po' d'acqua in più durante i periodi secchi, la coltivazione degli «spaghettisquash» non richiede molte altre cure. Le piante hanno una crescita rigogliosa e producono una gran massa di frutti per ogni pianta. Le cucurbite - come spiega la dottoressa Accornero - si raccolgono tra i 90 e i 110 giorni dopo la semina, quando la buccia è passata dal verde pallido a un giallo chiaro. Per preparare gli spaghettizucca - aggiunge Anna Bona, esperta di gastronomia -, bisogna far bollire per almeno 20 minuti il frutto intero, poi aprirlo e tagliarlo secondo la lunghezza, raccogliendo i filamenti della polpa. Gianni Stornello

Persone citate: Accornero, Anna Bona, Ester Accornero, Gianni Stornello

Luoghi citati: Italia, Monferrato, Murisengo, Torino