Terza notte di incendi nell'Ulster

Terza notte di incendi nell'Ulster Oggi corteo orangista Terza notte di incendi nell'Ulster LONDRA. Un'altra notte di incendi e di tensione in Ulster: questa volta è stato appiccato il fuoco a due sedi dell'ordine protestante degli orangisti (a Glengormley e a Cookstown) e al cortile del municipio di Carrickfergus nella contea di Antrim. Salgono così a 18 le proprietà prese di mira dagli incendiari in tre notti consecutive ed è evidente la spirale delle rappresaglie: hanno incominciato gli estremisti protestanti dando alle fiamme dieci chiese cattoliche, i cattolici stanno reagendo bruciando sedi dell'ordine orangista. Nell'insanguinata provincia britannica la tensione cresce in vista di una controversa marcia di orangisti in programma per oggi a Portadown. Malgrado non abbiano avuto l'autorizzazione dalle autorità competenti, gli orangisti vogliono sfilare per un quartiere abitato da cattolici che vedono nel gesto un'inaccettabile provocazione. La marcia non potrà passare dal'enclave cattolica di Garvaghy Road di ritorno dalla cerimonia commemorativa nella chiesa di Drumcree, come stabilito dalle autorità. Sin da ieri la polizia dell'Ulster ha iniziato un massiccio pattugliamento di tutta la zona. Centinaia di militari sono al lavoro dall'alba di ieri per isolare con filo spinato e blocchi di cemento il borgo di Drumcree. Con l'appoggio del presidente americano Bill Clinton, che ha venerdì aveva fatto un giro di telefonate da Hong Kong, il primo ministro britannico Tony Blair ha cercato un qualche compromesso per la controversa sfilata, ma finora non c'è riuscito e ieri non gli è restato che lanciare un accorato appello alla calma. Il percorso che include Garvaghy Road viene seguito ogni anno dal 1807. • [AdnKronos-Ansa]

Persone citate: Antrim, Bill Clinton, Tony Blair

Luoghi citati: Cookstown, Hong Kong, Londra, Ulster