Emergenza anche in Sicilia di N. S.

Emergenza anche in Sicilia Emergenza anche in Sicilia Catania, fiamme lambiscono ospedale, evacuato un reparto CATANIA. Anche la Sicilia soffre per il fuoco: decine di incendi stanno martoriando l'isola, nel Ragusano, ma anche nel Messinese, vicino a Palermo, a Pantelleria. Ieri la Regione Siciliana ha dichiarato lo stato di calamità. La decisione è stata adottata in una riunione straordinaria tenuta dalla giunta di governo a Ragusa. In molte località lambite dal fuoco è il panico. Come all'ospedale «Mario Basso Ragusa» di Militello Val di Catania, paese della provincia di Catania famoso perché vi è nato il presentatore Pippo Baudo. I pazienti hanno visto le fiamme sul terrazzo dell'ospedale, e decine di alberi che bruciavano attorno allo stabile dov'è ospitato il nosocomio. Per alcune ore, dopo che l'asfalto della terrazza dove si trovano riposte decine di bombole di gas propano aveva preso fuoco, si è temuto di dover evacuare l'intera struttura. Una ventina di malati, ricoverati nel reparto di medicina, al primo piano della struttura ospedaliera ormai invaso dal fumo, sono stati trasferiti al piano terra per consentire ai Vigili del Fuoco di portare a termine l'opera di spegnimento. La situazione d'emergenza che si è venuta a creare ha provocato il panico tra i degenti, oltre 150, attualmente ospitati nella struttura ospedaliera. Sono stati tutti allertati in previsione di un'evacuazione totale del fabbricato. L'annuncio dello sgombero imminente, come è facile prevedere, ha rischiato di mandare in tilt l'attività dell'ospedale. Medici e infermieri hanno cominciato a predisporre le lettighe in uscita per i malati più gravi. Per fortuna l'allarme evacuazione è rientrato dopo il tempestivo intervento di due squadre di Vigili del Fuoco che hanno bloccato il propagarsi delle fiamme sull'asfalto del terrazzo e circoscritto il cerchio di fuoco che si avvicinava minacciosamente in direzione dell'ospedale. I venti pazienti «sloggiati» per esigenze di sicurezza dal reparto di Medicina, sono rientrati dopo avere trascorso alcune ore nella zona sottostante l'ospedale, reparto Chirurgia. Alle 16,30 è stato dato il cessato allarme. E continua a bruciare le zona collinare attorno a Noto, in provincia di Siracusa. L'incendio scoppiato l'altro ieri a Testa dell'Acqua pian piano ha aggreditoie contrade di Santa Maria la Scala e San Corrado di Fuori, avvicinandosi minacciosamente ai centri abitati, dove si trovano molte seconde case, fino ad una distanza di 600 metri. Il fuoco ha anche lambito la nota chiesa di Santa Maria la Scala, ma senza danneggiarla. Molta paura anche per le suore di un convento di clausura nei pressi di Canicattini, che sono dovute uscire per l'avvicinarsi delle fiamme ed aspettare che i pompieri le spegnessero. La situazione, comunque, oggi sembra essere sotto controllo, anche grazie ai rinforzi arrivati dai distaccamenti dei vigili del fuoco di Trapani, Enna e Salerno, e alla presenza in zona di un Canadair. Un nuovo incendio è divampato poi nel primo pomeriggio nella pineta di San Martino delle Scale a Palermo. Le fiamme stanno mandando in cenere ciò che resta dei pini risparmiati dal fuoco che nei giorni scorsi ha distrutto il bosco sulla collina di Palermo. Sono entrate in azione le squadre dei vigili del fuoco e le guardie forestali, mentre si è alzato in volo un Canadair. [n. s.]

Persone citate: Fuori, Pippo Baudo, San Corrado, Scala