Gli incendi assediano il Sud

Gli incendi assediano il Sud Emergenza in Sicilia e Calabria. Polemica sui Canadair e sulla mancanza di coordinamento negli interventi Gli incendi assediano il Sud / soccorritori: «Mandati allo sbaraglio» ROMA. Il Sud è nella morsa degli incendi. E' emergenza in Sicilia, in Calabria, in Puglia. Un pensionato di 67 anni, Salvatore Bruzzese, è morto carbonizzato mentre tentava di salvare il proprio gregge dalle fiamme che stanno divampando in tutta la fascia ionica della Calabria. E mentre il Sud brucia, scoppia la polemica sui Canadair. Non volano perché non ci sono piloti? E' il quesito che il Wwf pone al sottosegretario alla Protezione civile, Franco Barberi. Secca la replica: «Alcune Regioni - sottolinea la Protezione civile - in particolare Sicilia e Calabria, spesso disattendono le direttive che ogni anno la Protezione civile dirama in materia di richieste e utilizzo della fiotta Anti incendi boschivi (Aib). Questo porta ad uno spreco di risorse, di mezzi ed economiche, a fronte di situazioni di effettiva necessità». Sul fronte dogli incendi, la cronaca della giornata di ieri è un bollettino di guerra. In Sicilia sono dovute intervenire anche le autobotti dell'esercito per dare manforte a guardia forestale e vigili del fuoco, messi in grossa difficoltà dalla violenza delle fiamme. In tutte le province dell'isola sono andati in fumo migliaia di ettari di macchia mediterranea e il fuoco ha aggredito alcune abitazioni. Due agenti forestali sono rimasti ustionati, imo è ricoverato in prognosi riservata. Nella zona di San Martino delle Scale sono state evacuate oltre 300 persone. Ma è emergenza anche a Isnello ed in contrada S. Onofrio di Trabia. A Catania le fiamme hanno costretto a chiudere due chilometri della strada statale 114. Il fuoco ha danneggiato diverse abitazioni, altre sono minacciate nel quartiere Cibali. Decine di incendi sono stati domati da volontari, affiancati dai carabinieri. Diverse persone sono rimaste ustionate. Ma accanto alle fiamme divam- pano le polemiche, tra gli stessi addetti ai soccorsi. L'assenza totale di coordinamento di centinaia di vigili del fuoco, vigili urbani, carabinieri, agenti della Forestale e volontari ha rallentato e reso più difficoltose le operazioni di spegnimento delle fiamme che da oltre tre giorni cingono d'assedio le borgate montane sopra Palermo. Lo hanno sostenuto, quasi in coro, gli appartenenti a tutte le forze di soccorso inviate, hanno detto, «quasi allo sbaraglio», senza ricevere alcuna direttiva da un organismo che avesse una visione globale delle fiamme. Attorno ai ritardi dei soccorsi e al livello della risposta delle istituzioni s'infiamma anche la polemica politica. Sul banco degli imputati sale la Regione Siciliana, accusata da associazioni ambientaliste e forze politiche di inadeguatezza e di mancanza di coordinamento nelle operazioni. La Regione replica alle critiche, appellandosi alla «eccezionalità di una situazione climatica del tutto atipica» dice l'assessore alle Foreste, Totò Cuffaro. Situazione gravissima in Calabria: a Roccella Ionica il fuoco ha raggiunto le porte della cittadina. Gli incendi hanno distrutto alcune abitazioni nelle contrade di Fonte e Spanò. Altre 10 sono state evacuate. Difficoltà anche sulla costa ionica catanzarese e reggina. Vaste zone boschive sono già andate in fumo. In alcune contrade di Caulonia, nella Locride, una decina di case sono state sgomberate, mentre incendi di vaste proporzioni stanno devastando i territori dei comuni di Riace e Camini. La situazione è critica nell'entroterra della costa ionica catanzarese. Nei territori di Guardavalle, Santa Caterina, Isca, Sant'Andrea e Soverato gli incendi minacciano numerose abitazioni, da alcune delle quali sono stati allontanati gli abitanti. Diverse persone sono state soccorse per intos¬ sicazioni da fumo. Grave la situazione nella zona montana di Gioiosa Ionica, dove sono già centinaia le case evacuate, alcune delle quali sono state danneggiate dall'incendio. Alcuni abitanti di queste case, rimasti bloccati dalle fiamme, hanno cercato rifugio nelle vasche da bagno riempite d'acqua in attesa dell'arrivo dei soccorritori. Ancora due incendi in Puglia, dopo quelli di giovedì, che hanno investito ampie aree del Gargano. Gli uomini della Forestale e dei Vigili del Fuoco sono intervenuti a Mattinata ed a Monte Sant'Angelo. In tutto il fuoco ha bruciato circa 150 ettari di macchia mediterranea. Antonella Torra n X SICILIA Catania, Palermo (nella zona di San Martino delle Scave evacuate oltre 300 persone), Ognina, Monte Cuccio, Petralia Soprano, Castellana, Caltavuturo, Castellana Siculo, Collesano, Petralia Sottana, Casteldaccia, San Fratello, Rodi Mitici, Monte S. Filippo e Cummara, Noto, Siracusa, Pantelleria, Aci Castello, Aci Trezza, Lipari CALABRIA Riace, Roccella Ionica, (distrutte abitazioni, dieci evacuate),Camini, Guardavalle Santa Caterina, Asca, Sant'Andrea e Soverato, Monasterace, Marina di Gioiosa Ionica Incendio in un'area verde alla periferia di Catania Le fiamme arrivano a lambire la strada