LAVERÀ SFIDA di Gian Enrico Rusconi

LAVERÀ SFIDA LAVERÀ SFIDA tro» e con l'opportunità di ricostituirlo. Cominciamo dal sistema elettorale o meglio dalla minaccia del referendum per il maggioritario secco che - se fosse approvato dalla Corte e quindi votato - taglierebbe di netto i piccoli raggruppamenti che si definiscono centristi. Non avrebbero più la forza di affermare la loro identità nel crogiuolo di un unico raggruppamento bipolare. La formazione di un grande centro sarebbe in effetti un'ancora di salvezza. Va da sé che la sopravvivenza politica di un ceto di professionisti di partiti, di ex quadri dirigenti democristiani, socialisti, repubblicani eccetera si giustifica solo se si dà una legittimazione di tipo nuovo. Credibile o meno, questa legittimazione l'ha offerta Cossiga. E con essa l'Udr punta a ricuperare l'elettorato disaffezionato (ormai salito al 50 per cento), ipotizzando che questo sarebbe attratto da una forza politica che non si identifica né con il Polo né con l'Ulivo. E' un'ipotesi scarsamente verificabile o falsificabile (l'astensionismo in generale è uno degli oggetti più difficili da decifrare), ma è sufficiente per mettere in piedi un partito come l'Udr. Rimane la pressione della Chiesa sulla scuola privata e su altri temi di carattere etico più impegnativi, che qui possiamo accantonare, anche se è la sapiente mescolanza di questi temi con quello scolastico che talvolta drammatizza artificiosamente il dibattito. Non so come andrà a finire (anzi, so benissimo che Prodi troverà un compromesso). Ciò che conta nelle osservazioni politiche che stiamo facendo, è che in tutte le formazioni calamitate verso il centro c'è un gran professarsi sostenitori dei valori cristiani e quindi delle richieste della Chiesa (ma non lo ha fatto anche Fini?). Nel caso dell'Udr tuttavia (che, almeno nelle parole di Cossiga, si professa puntigliosamente partito laico, liberale e repubblicano, pur senza rinnegare nulla dell'esperienza democristiana) non è chiaro come ci si comporterà su questa specifica questione. Staremo a vedere se si presenterà la necessità di una presa di posizione netta. Non è un punto da poco per riattivare a proprio favore gli elettori disaffezionati. Gian Enrico Rusconi SDhilimpmnimcasQcntrtdBnvfdospcaedc

Persone citate: Cossiga, Prodi