Maldini sfida tutti: la squadra era ok di Fabio Vergnano
Maldini sfida tutti: la squadra era ok Il tecnico è nel mirino della critica e dei tifosi ma Nizzola lo difende: andremo avanti con lui Maldini sfida tutti: la squadra era ok Saggio in campo prima? Queste sono solo sciocchezze» PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Povero Cesarone. Da solo contro un Paese intero. La decisione di utilizzare Baggio soltanto a partire da metà ripresa ha scatenato la rabbia dei tifosi italiani che avrebbero voluto l'ex Codino in campo con largo anticipo al posto di un Del Piero inconcludente. Hanno visto tutti in tv che Alex non riusciva a entrare in partita, che bisticciava con il pallone, che non provava mai a liberarsi in dribbling. L'ostinazione di Maldini, diffusa in mondovisione, ha scatenato un putiferio di telefonate alle redazioni dei giornali. E, ad aumentare la rabbia della gente, ci ha pensato proprio Cesarone con una risposta sgarbata durante un'intervista a caldo in tivù nel dopo partita. A chi gli chiedeva spiegazioni del perché Baggio fosse stato mandato in campo soltanto al 22' della ripresa, il et ha ribattuto con tono seccato: «Sono sciocchezze». Ora, è diritto di Maldini scegliere come e quando utilizzare un giocatore, ma un corso accelerato di pubbliche relazioni potrebbe giovargli. Nel dopo partita il et è stato altrettanto deciso nel difendere le proprie scelte con toni che non ammettevano replica: «Non è vero che mi sono intestardito nel lasciare in campo Del Piero. Criticatemi pure se volete, per me era giusto così». Quindi non ci sono rimpianti nella giornata della grande tristezza. L'Italia, parole e musica di et, esce a testa alta e non ha qualcosa di cui rimproverarsi. Come al solito Maldini è perentorio nei propri giudizi: «Non abbiamo sbagliato nulla, rigori a parte. Abbiamo giocato un'ottima partita, sono contento della squadra perché ha dato tutto fino all'ultima goccia di sudore. Peccato aver fallito i tiri dal dischetto, è una maledizione che ci portiamo dietro visto che è il terzo Mondiale che ci vede protagonisti in maniera negativa dagli undici metri. Però fino a quel momento la partita era stata molto equilibrata e non mi sento di riprendere i miei giocatori». Non è un processo, ma poco ci manca. Al et viene contestata un'eccessiva prudenza, ma Cesarone si difende: «Ho utilizzato due attaccanti, poi ho messo anche Roberto Baggio. Non è vero che siamo stati troppo difensivisti. Piuttosto è stata brava la Francia. La sconfitta maturata in questo modo brucia, però bisogna sempre essere sereni nel giudicare. In fin dei conti loro cosa hanno fatto per metterci in difficoltà? Abbiamo rischiato una volta nel primo tempo e una nel secondo, Pagliuca non ha compiuto una vera parata e la difesa è stata per- fetta. E' vero che pure noi siamo stati poco pericolosi, ma giocavamo contro la Francia, in un quarto di finale ed eravamo in casa loro». Il bilancio al termine dell'avventura francese è positivo secondo il tecnico azzurro: «Abbiamo giocato cinque partite e non abbiamo mai perso. Questo aumenta ancora di più il rammarico per essere usciti. Speravo che questa volta si potesse invertire la tendenza negativa, ma si si vede che era destino. Dopo l'errore di Lizarazu ai ri¬ gori ho sperato. Pazienza». Poi Maldini spiega le sostituzioni: «Ho tolto Dino Baggio perché era in difficoltà, non riusciva a tenere la palla. Pessotto, invece, si era infortunato». Gli chiedono se ha confortato Di Biagio: «Non gli ho detto nulla, gli parlerò con più calma. Era mortificato come Albertini. Tuttavia nessuno dei due per me è colpevole». Ora sarà ancora Maldini a preparare le qualificazione europee. Il presidente Nizzola ha escluso colpi di scena: «Avanti con Maldini, un tecnico capace e soprattutto una guida importante per questo gruppo. Sono molto soddisfatto, i ragazzi hanno giocato in condizioni difficili perché sentivano parecchio la partita e nel primo tempo si è visto chiaramente. Abbiamo avuto poca freddezza nei rigori, tuttavia anche la stanchezza si è fatta sentire. Certo c'è rammarico per non aver saputo sfruttare le occasioni di Vieri e Roberto Baggio». Fabio Vergnano Cesarone: «Non c'è nulla da rimproverarci: 5 partite senza perdere» a . a o Cesare Maldini lascia il campo deluso con il figlio Paolo [ap]
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