Sàggio: 3 volte ko ai rigori Ai Mondiali non vengo più

Sàggio: 3 volte ko ai rigori Ai Mondiali non vengo più Sàggio: 3 volte ko ai rigori Ai Mondiali non vengo più PARIGI DALL'INVIATO «Sono cose tragiche da raccontare. Tre Mondiali consecutivi persi ai rigori: una semifinale, una finale, un quarto. Da non crederci. Lo giuro: nel 2002 me ne sto a casa, non vengo nemmeno se me lo chiedono in ginocchio». Robi Baggio sa perfettamente che per lui, oggi 31 enne, non ci sarà più nessun altro Mondiale, ma dopo la terza batosta dal dischetto ci tiene a chiamarsi fuori. E' troppo amaro perdere così. E lui, che 4 anni fa sbagliò il penalty decisivo, lo sa meglio di tutti: «Davvero, di questi rigori non se ne può più. E' una soluzione atroce. Preferirei, piuttosto, un golden gol all'infinito: si giocano i supplementari finché le forze ci assistono, finché un pallone non rotola in rete. Sarebbe più giusto così. Anche perché non credo proprio che chi vince per un tiro dagli 11 metri finito sulla traversa possa sentirsi tanto più bravo di chi perde». Eppure adesso la Francia gode e l'Italia piange. E pensare che proprio lui, l'ex Codino, avrebbe potuto ribaltare la situazione, evitare i rigori, regalarci la semifinale. «Sì, quella palla nel primo tempo supplementare ce l'ho ancora in testa. Chissà per quanto resterà fissata lì. Prima di ricevere il passaggio, ho guardato il portiere. Poi mi sono di nuovo girato per cercare la palla. Quando è stato il momento di calciare, ero convinto di avere Barthez ormai addosso e ho tirato subito, purtroppo alto. Se avessi aspettato una frazione di secondo, forse sarei riuscito a metterla dentro. Questo è l'unico rimpianto della mia partita, del mio Mondiale: penso di aver dato tutto». In effetti, non sembra nemmeno troppo deluso. Forse ha fatto il cal- lo a queste mazzate azzurre. 0 forse, più semplicemente, ripensa a come stava 4 anni fa, più o meno in questi giorni, dopo quel maledetto rigore sbagliato a Pasadena. Per Baggio, in effetti, Francia '98 è stato un autentico trionfo personale. Non doveva nemmeno partire e invece ha cominciato subito giocando (e segnando). Poi, si è messo disciplinatamente da parte per far spazio a Del Piero, titolare designato. Alex non è mai riuscito a essere quello della sua strepitosa stagione juventina. E Robi, da buon fratello maggiore, lo ha sempre sostenuto. Forse persino ieri avrebbe fatto volentieri a meno di entrare. I pochi tifosi italiani, a metà del secondo tempo, hanno cominciato a reclamarlo. Del Piero proprio non c'era, Baggio era l'uni¬ ca speranza di cambiare una partita troppo sofferta. Maldini ha deciso la staffetta dopo 12' nella ripresa, Alex e Robi si sono scambiati un bell'abbraccio e qualcosa è subito successo. Tre lampi dell'ex Codino hanno illuminato l'attacco azzurro, ma non sono bastati ad accecare i francesi. Poi quell'occasionissima nei supplementari. Poi quel rigore, il primo dell'Italia, «messo dentro senza pensare a nulla, il ghiaccio lo avevo già rotto al debutto contro il Cile». No, Baggio questa volta ha poco da rimproverarsi. Non così Del Piero, proviamo a provocare Robi: «Anche lui ha dato tutto quello che poteva dare». Che, evidentemente, non era molto... Un sorrisino e una frase buttata lì: «Abbiamo perso, ma la vita continua, anche per Alex». Prima di volare via col borsone a tracolla, un pensiero al compagno che sta soffrendo di più. Per Di Biagio non sarà una nottata tranquilla... «Lo capisco perfettamente. Quattro anni fa ero stato io l'uomo dell'errore sull'ultimo rigore. Il mio sbaglio fu ancora più grave, più pesante da digerire: ci costò la finale, il Mondiale. A Gigi l'ho già detto negli spogliatoi: bisogna farsi forza, tra un mese si ricomincia, dimenticare sarà impossibile ma non ci si può flagellare. E poi, sappiatelo, per andare a tirare dagli 11 metri in queste condizioni, in questi tornei, serve molto coraggio. E solo chi ce l'ha, poi rischia di sbagliare. Ma ora, per favore, non parlatemi più di rigori». Roberto Condio «Chissà fino a quando mi resterà nella mente la palla-gol che ho avuto: credevo di avere Barthez addosso, ho tirato subito Del Piero? Ha dato tutto E a Di Biagio ho fatto animo: la vita continua» wm «mlc A sinistra, il momento della staffetta tra Del Piero e Robi Baggio; qui a fianco la grande occasione del neointerista, sfumata a lato nei supplementari e a destra l'amarezza del giocatore per aver fallito il golden gol^

Luoghi citati: Cile, Francia, Italia, Parigi, Pasadena